S.Margherita: si è smarrito un mercato

Si è smarrito un mercato; chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare il Comune di Santa Margherita di Belìce al numero 0925/30200!
Stiamo parlando del famoso Mercato degli agricoltori!
Siamo coscienti del fatto che il Mercato degli agricoltori, sin dalla sua nascita, non sia mai stato un grande volano per l’agricoltura. Ciò anche per la cattiva gestione di tutto l’apparato. Ma ciò di sicuro non giustifica la sua totale scomparsa, nel silenzio generale, senza una giustificazione, più o meno logica.
Parliamo un po’ della sua storia.   Il Mercato nacque nel vicino 2011, dall’Unione delle Terre Sciane (Menfi, Santa Margherita di Belìce, Sambuca e Montevago) e, tra mille difficoltà durante la gestazione e al parto, cercava di sopravvivere, a stenti.
Il suo scopo doveva essere quello di azzerare le distanze tra produttore e consumatore, annullare tutti i costi intermedi e in tal modo far abbassare il prezzo della merce per il consumatore e allo stesso tempo innalzare il margine di guadagno del produttore. Scopo nobile e ambizioso di sicuro ma mai raggiunto, a parer nostro, per l’infelice e illogica organizzazione del Mercato.
Innanzitutto, era illogico il suo sito (il cortile della scuola elementare) che davvero non si adattava al tipo di mercato; poi non veniva incentivata la presenza dei produttori (contadini) locali e al massimo, si sono registrate 6 presenze tra i venditori, tutti tra l’altro di paesi vicini al nostro e non locali.

Ora, crediamo che in quelle condizioni, sia stata una manna dal cielo chiudere l’esperienza del Mercato degli agricoltori, però ci domandiamo: perché non ripensiamo tale Mercato in maniera diversa, in modo da provare a conseguire realmente quello scopo di abbassare i costi di produzione, aumentare il guadagno e far risparmiare i “compratori”?

Innanzitutto si dovrebbe individuare una zona adatta all’installazione di un periodico Mercato: noi pensavamo ai locali dell’ex cooperativa delle ficodindia ma, non conoscendo la natura pubblica o privata dello stabilimento, proponiamo in alternativa l’area antistante il bevaio di Porta Nova.

In seguito, si dovrebbero installare dei gazebo migliori, con i dovuti espositori e aver maggior cura dell’area, evitando magari di lasciare i gazebo incustoditi e quindi facile preda dei vandali (che dalle nostre parti non mancano).

Infine, stimolare la partecipazione dei tanti contadini locali, prevedendo magari agevolazioni fiscali per chi decide di vendere la propria merce direttamente al consumatore.

Il sogno sarebbe quello di invogliare e supervisionare la creazione di una sorta di cooperativa di categoria con un marchio unico, per provare ad entrare in un mercato, quello dell’ortofrutta e dei prodotti tipici che potrebbe essere ossigeno per alcuni contadini locali, ma appare assai difficile.
Noi comunque la buttiamo lì..

Per concludere il nostro appello, si è smarrito il Mercato degli agricoltori; se qualcuno di voi avesse notizie in merito, ci informi; i suoi genitori (le Terre Sciane) non sono per niente in ansia!