Qual’è il futuro del presidio sanitario margheritese?

Ospedaletto_danni_alle_coperture(444) “Guarda tutte le foto”   Un “ricovero urgente” anche alle sue strutture murarie.
Qual è il destino dell’Ospedaletto.?
E’ l’interrogativo che non si pongono più i tanti cittadini che un tempo sfilavano a corteo per non far declassare la guardia medica da H24 ad H12. Cittadini ormai ammutoliti da una classe politica che non sa dare risposte alle “speranze di vita” che un paese civile è in grado di assolvere.
Nessuno più alza la voce per manifestare contro il degrado che giorno per giorno sta attaccando gli intonaci, i ferri delle travi, persino le strutture murarie di quello che fu una volta “l’ospedaletto”, ma anche il laboratorio di analisi e la guardia medica sempre aperta.Oggi nulla di tutto questo.
Smantellato il laboratorio di analisi. “Demolita” la guardia medica diurna, resta una struttura in uno stato di degrado ed abbandono senza precedenti.
Sabato scorso 29 novembre perfino il vento si è scagliato contro il presidio “morente” , assestandogli un colpo senza precedenti. Solo per fortuna non si sono registrati feriti. Ma dal tetto è volata giù parte della guaina impermeabilizzante.
Una parte di essa è andata a finire al piano terra del lato sud, vicino l’ingresso degli operatori del 118. Parte invece è rimasta penzolante dal torrino scala, in mezzo un filo elettrico traballante.Senza parole lo stato di degrado in cui versa la stessa scala di accesso al piano terrazzo. Per  terra tanta fanghiglia, vetri rotti, sedie scassate, macchine da scrivere obsolete, ed un archivio documentale alla portata di chiunque vuole violare la privacy  di chi è schedato in mezzo a quelle vecchie carte.
Una condizione assurda se si pensa che a pochi metri di questa “specie di discarica” trovano posto gli uffici sanitari per l’effettuazione delle prime vaccinazioni ai neonati e ai minorenni.
Quale sarà la fine dell’ospedaletto non è difficile immaginarlo.
Un “ospedaletto” che giorno dopo giorno perde “pezzi”. Ormai sembra avere un destino segnato.
Se non si interviene neanche con una forte manutenzione alle sue strutture, non passerà molto tempo che rischiamo di vedere decretato “lo stato di inagibilità”.

Francesco Graffeo

5 commenti

  1. Non immagino manco quale fine fara’ l’incompiuta pochi metri piu’ su …!!!

    Innocenzo P

  2. Caro Innoccenzo

    invece ti sbagli!

    Quella struttura suscita tanti appetiti……. e lo vedrai nell’arco di un tempo non lungo!!!!!

    Giovanni La Sala

  3. Non conosco quali appetiti ci sono in corso ma di sicuro è un baraccone fermo allo stesso punto da troppi anni.

    Adesso spuntera’, non appena ci metteranno mano, che non è piu’ a norma l’impianto idrico/elettrico, le scale, il solaio etc etc …

    Speriamo bene

    Innocenzo con una c 🙂

  4. Immagini che parlano da sole e,se non bastassero, ci sono le parole precise di Francesco Graffeo. Suscita profonda indignazione tutto ciò. Ma com’è possibile arrivare a tanto degrado, privare i cittadini di servizi essenziali.Ma qualcuno abbia almeno il buongusto di rispondere, di assumersi le proprie responsabilità. Non si possono fare le barricate per fare arrivare finanziamenti che, forse non è inutile ricordarlo, sono soldi di tutti, e non batter ciglio quando le cose di tutti vengono ridotte in quello stato. Poi si leggono i risultati dell’indagine sulla qualità della vita e si scopre che la provincia di Agrigento è agli ultimi posti.Non sarà certo un caso:chissà quanti altri “ospedaletti” ci sono in giro, chissà quante opere pubbliche realizzate con i fondi del terremoto sono inutilizzate o già abbandonate a se stesse.

    Meno male che ci siete voi che rompete le scatole, fotografate, usate parole che pesano.Grazie. Enzo Sciamè- Nembro(Bg)-Sambuca.

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