Pubblicizziamo noi la Pecora Valle del Belìce

pecora belicina3(827) Visto la mancata mostra, cari imprenditori del settore ovino, quest’anno accontentavi della nostra pubblicità per valorizzare il vostro prodotto, la nostra economia.
Riportiamo adesso parti estrapolate da diversi siti specializzati….
La razza ovina Valle del Belice prende il nome dalla zona limitrofa del fiume Belice, compresa tra le province di Agrigento, Palermo e Trapani.  Si tratta di una pecora di taglia media, con testa fine, allungata e leggera, arti robusti e vello bianco.  Deriva dall’incrocio tra le razze di Pinzinita, Commisana e Sarda.
Questa razza è
interessante sia per l’elevata produttività lattea, che la rende tra le prime pecore da latte in Italia, sia per la resistenza che mostra alle avversità climatiche tipiche del sud.
Si tratta di una razza che anche in condizioni ambientali spesso difficili riesce a produrre latte anche nei periodi di scarsa disponibilità alimentare facendo ricorso alle proprie riserve corporee.
pecora belicina2Le caratteristiche attitudinali e biologiche di questa razza sono: Elevata produttività lattifera con una produzione media di 278 kg di latte in 225 giorni di lattazione con una produzione media giornaliera di 1,1 kg.;*
Attitudine ai parti gemellari (circa l’ 80% nelle pluripare e 20% nelle primipare);Presenza di un apparato mammario voluminoso e ben conformato; *
Notevole resistenza alle avversità climatiche sia in inverno sia in estate. *
A conferma della potenzialita lattifera attraverso una prova alimentare fatta dall’Istituto di Zootecnia Generale di Palermo in cui si controllavano due allevamenti del territorio di Santa Margherita del Belice, sono state infatti registrate produzioni medie di latte di 354+110 kg in220+63 giorni di lattazione con una produzione giornaliera di 1,61+0,38 kg/d.*
Il latte poi di questa specie nostrana mostra uno standard qualitativo che permane costante dall’intera lattazione. I buoni livelli di grasso e di proteine, ma soprattutto, la stabilità del pH e l’elevata percentuale di latti reattivi ed, in seno a questi, dei latti di buona coagulabilità, ne sottolineano la notevole attitudine casearia.
Dalla produzione lattero-casearia della zona, derivano oltre alla ricotta e al tipico Pecorino, commercializzato sia fresco, sotto il nome di Tuma, che stagionato e salato.anche e sopratutto la tipica Vastedda del Belice.
La Vastedda è l’unico formaggio di pecora a pasta filata.  Il nome deriva infatti dal dialetto “vasta” cioè guasta, andata a male.  L’idea straordinariamente originale è stata quella di rilavorare i pecorini mal riusciti facendoli filare ad alta temperatura e producendo questo formaggio a forma ovoidale da consumare fresco, entro due o tre giorni.

(*dati prelevati dalla rivista Agraria.com)

2 commenti

  1. So che la mostra della pecora belicina quest’anno non è andata a buon fine a causa della mancata iscrizione degli allevatori di questo ovino.

    Qualcuno saprebbe dirmi se risponde a verità?

  2. ho sentito dire che si farà più in là ed organizzata in maniera ancora più “spettacolare”. ho qualche dubbio a riguardo!? staremo a vedere

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