Programma condiviso: Il Cittadino e l’Amministrazione Pubblica (Seconda parte)

Continuiamo con la pubblicazione del nostro programma e continuiamo a invitare tutti voi a collaborare con noi per la costruzione di questo programma.
Il Cittadino e l’Amministrazione Pubblica (Seconda parte)
ORGANIZZAZIONE UFFICI COMUNALI

A questo proposito si chiede anche il potenziamento dell’Ufficio Relazioni col Pubblico, al quale ormai si demanda gran parte delle operazioni di front-office. Tutte le strutture sia pubbliche che private godono di un sostanziale alleggerimento delle operazioni loro demandate laddove vi sia un funzionale URP; a questo vediamo anche legato indissolubilmente l’incremento della tecnologia messa a servizio della gente. Deve essere più facile avere accesso alle informazioni necessarie a qualsiasi tipo di utenza direttamente dai propri terminali di casa, deve essere più agevole avere informazione via internet (laddove richieste) e devono essere semplificate le procedure per potere scaricare direttamente dal portale del comune tutti quei documenti o prospetti richiedibili on-line. Per raggiungere questo obbiettivo si deve dar vita ad una rete informatica tra i vari uffici del comune in modo tale che si possano condividere dati e risorse. Ma la sola rete informatica non basta, bisogna ripensare totalmente la gestione del lavoro all’interno degli uffici per meglio adattarla all’utilizzo degli strumenti informatici affidandosi ad esperti nel settore dell’ingegneria gestionale e della pubblica amministrazione; è necessario inoltre organizzare dei corsi di formazione per il personale comunale. Una idea per aumentare la qualità dei servizi erogati dagli uffici comunali è quella di creare un rapporto diretto fra l’utenza e gli uffici del comune. Ogni utente al termine di ciascuna operazione potrà lasciare un
feed-back che sia una valutazione del servizio, in modo da dare la possibilità a ciascun capo area, in tempo reale di monitorare il traffico relativo di ciascun settore ed avere una valutazione oggettiva da parte dell’utenza su come giudicare il servizio in modo da praticare quegli aggiustamenti necessari a venire incontro alle esigenze della gente. Sarebbe questo un sistema adottabile anche attraverso il mezzo cartaceo che andrebbe a surrogare la mancata di possibilità di una parte dell’utenza di accedere ai servizi previsti via internet e che quindi continuerebbe a rivolgersi alla struttura con il canonico front-office.
Per finanziare una simile iniziativa, il Movimento propone innanzi tutto di dare una taglio netto alle spese comunali e a quelle voci di bilancio rintracciabili solo come “sperpero di denaro pubblico”!
Un esempio pratico e un obiettivo facile e rapido da raggiungere potrebbe essere quello di ridurre notevolmente il numero di stampanti e fotocopiatrici negli uffici, tutte bisognevoli di manutenzione e toner, anche costosi. Si potrebbero prevedere poche stampanti e fotocopiatrici per piano, tutte collegate a più computers, in modo da risparmiare su di esse.
Inoltre si deve procedere alla pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, di tutti quei regolamenti locali e delle leggi regionali e statali utili a consentire la massima trasparenza amministrativa ed evitare un uso discrezionale delle regole locali.

POLIZIA MUNICIPALE
Infatti si chiede un maggiore attenzione e responsabilizzazione delle forze di Polizia Municipale, si chiede una maggiore intransigenza di queste nel far osservare ai cittadini la legge; vorremmo un centro cittadino più ordinato e più sicuro, senza considerare che si dovrebbe intervenire sull’alta velocità nelle ore notturne nel centro del paese prima che qualche spiacevole fatto di cronaca ci imponga una simile riflessione.
Bisogna intensificare il controllo del territorio, perseguendo i contravventori della segnaletica stradale e del codice della strada e destinare le eventuali somme ottenute dalle giuste multe al miglioramento delle strade locali e dell’arredo urbano.

SPESE AMMINISTRAZIONE
Per dare un taglio alle spese locali e di conseguenza alle imposte, si propone una riduzione sostanziale del numero di esperti di cui si avvale l’amministrazione, ed una riduzione sensibile dei compensi per i componenti la giunta, una sensibile percentuale di decurtazione ci sembra un buon monito; si può ancora controllare la spesa limitando l’uso di cellulari personali per gli amministratori.
Quanto detto non potrà certo risolvere la situazione economica del comune, ma servirebbe a dare un segnale non solo di serietà e trasparenza, ma anche a dimostrare le capacità di ciascuno.
Proponiamo anche una chiara ed esplicativa rendicontazione di ogni missione e viaggio fatto da ogni amministratore, in cui vengano illustrati i propositi e gli obiettivi della missione/viaggio, le spese fatte per vitto, alloggio e trasferimenti; tutto ciò nel nome sempre della trasparenza, dell’onestà e della buona amministrazione.

3 commenti

  1. La creazione di un ufficio URP può essere opportuna, dotare l’ufficio relazioni di una serie di sistemi tali da essere l’unico sportello con il cittadino, specie in un comune come SMB, non so quanto sia realemnte funzionale. Tutta da dimostrare l’affermazione “sostanziale alleggerimento delle operazioni loro demandate laddove vi sia un funzionale URP”. Chiedesi esempio. Andare a mettere su un sistema per cui tutto passa dall’URP credo abbia in sè, in quanto onerosi, più svantaggi che benefici tangibili. In teoria il cittadino che richiede una carta di identità va all’URP, consegna tutto, poi passa e la va ritirare, differenza con i servizi demografici? Stesso dicasi per la pratica edilizia. Forse potrebbe strutturarsi un URP con ufficio protocollo che riceva le istanze dei cittadini o le buste da parte di operatrori economici che partecipano ad una gara, altro mi sembra superfluo francamente.
    Ottima l’idea della rete informatica all’interno dell’ente (ma perchè non c’è?????), condivisibile la riduzione di fotocopiatrici e/o stampanti in linea.
    Affidare un incarico per strutturare i processi, mal si concilia con l’invito a ridurre gli affidamenti di incarichi esterni, ribadito subito sotto. Alternativa: il dirigente del personale e dei servizi informatici partecipi o partecipino ad un bel corso in cui vengono esplicitati i meccanismi per organizzare i servizi e poi trasfgeriscano le “buone pratiche” dentro l’ente per l’organizzazione dei processi lavorativi.
    Buona l’idea dei corsi di formazione, tuttavia detti corsi hanno un costo non indefferente, inziare pianificando esigenze ed individuando ilpersonale potrebbe essere un buon viatico.
    Perdoantemi, ma malsana è l’idea copiata da Bruentta delle faccine. E’ assurdo avere speso tanti soldi per una simile baggianata. Il cittadino risponde positivamente solo se ha ottenuto quello che chiede, esempio: vado all’ufficiio servizx sociali e chiedo un sussidio. Se mi si dice non ti spetta perchè non hai requisiti sarò portato a valutare negativamente l’operato della pubblica amministrazione. Se chiunque prende in mano i dati della “soddisfazione del cliente” avrà esiti negativi non suffragati da motivazione e nessuno saprà mai i motivi che sottengono un diniego. Se soldi devono essere spesi, al posto del feed back, mettiamoli in altre cose.
    salute

  2. Così come è pensato da noi, l’Ufficio URP deve essere migliorato rendendolo raggiungibile anche attraverso la rete direttamente dal cittadino. Chiaramente non dovrà occuparsi meramente della redazione dei certificati anagrafici o di qualsiasi altro certificato o documento. Deve piuttosto fare da tramite tra il cittadino e gli uffici preposti. Esempio: se un cittadino richiede tramite l’Ufficio URP un determinato certificato, l’Ufficio URP si procura questo certificato avanzando la richiesta all’Ufficio preposto e successivamente invia il certificato al cittadino. Logicamente ciò in linea teorica. Poi deve essere valutata la “fattibilità” dei certificati, nel senso che devono essere individuati quali certificati possono essere richiesti via web e quali invece necessitano della presenza. Chiaramente l’uso di una PEC faciliterebbe tutto il procedimento.
    Sempre in risposta al commento precedente, i corsi di formazione, anche se onerosi, porterebbero un risparmio in termini di qualità ed efficenza del servizio. Naturalmente ciò richiederebbe una preventiva organizzazione degli uffici e dei servizi, individuando qualifiche e capacità specifiche e destinando solo il vero personale addetto a questi corsi.
    Infine, sulla “materia” dei feedback, non si tratterebbe solo di una “faccina” da mettere. In sè la faccina non avrebbe valore. Il feedback dovrebbe essere costituito da un giudizio sul servizio offerto e basato anche sulla sua soddisfazione e sui motivi che lo determinano (sia i motivi positivi che i motivi negativi).
    Grazie comunque per le osservazioni e rimaniamo in attesa di ulteriori.

    • L’ufficio relazioni con il pubblico e’ stato pensato per diventare l’unico sportello di contatto con il cittadino per evitare le scene alla Toto’ in cui una persona veniva mandata in 10 uffici diversi per timbri, firme o altro. A SMB succede così? La pec supera qualsiasi ufficio URP, io scrivo la mia istanza, utilizzo uno strumento che e’ parificato a una raccomandata, mi rispondera’ qualcuno. Sarà l’URP? Ma che mi interessa? Ripeto ritengo che strutture un ufficio relazioni che funzioni richieda un investimento tale che non porta particolari benefici, ripeto, calati nella realtà margheritese.
      Infine sul feed back, non ha senso, hai delle risposte solo se anonime, se chiedi una firma non ti dirà mani nessuno niente, se chiedi le motivazioni bene che ti vada troverai che pensano solo per loro. Il feed back sapete come si fa? Si fa con il contatto, nel caso del comune, tra amministratori e amministrati. Si fa un bel lavoro se si portano i dipendenti ad essere responsabilizzati seriamente, anche perché seriamente formati. L’URP o il feed back sono solo strumenti e in quanto tali fungibili, quello che non e’ fungibile e’ avere una macchina amministrativa efficiente.
      Salute

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