Programma Condiviso: Il Cittadino e la Società (Seconda parte)

Nuova puntata del Programma Condiviso.
Ricordiamo sempre che il nostro programma è aperto all’apporto di tutti.
Il Cittadino e la Società (Seconda parte)
CENTRO SOCIALE
Altra proposta che noi porteremo avanti sarà quella della creazione di un “Centro Sociale”. Non sarà politicizzato, sia ben inteso, ma sarà un luogo di aggregazione che oggi a  Santa Margherita  manca , un luogo dove tutti i giovani possano incontrarsi e lì conoscersi. Durante i week-end si potranno organizzare proiezioni  di film e documentari tematici, evitando così di andare sempre fuori, si potranno programmare concerti per le band locali e dell’hinterland, con lo scopo di socializzare e divertirsi. Così si potrà dare modo ai “talenti” di crescere e maturare, ponendo le basi, chissà per una futura carriera nella musica e/o nello spettacolo. Lo stesso discorso vale, chiaramente, per coloro i quali si affacciano ad altre forme di arte, come il teatro, la recitazione o la scrittura. Presso il “Centro Sociale” si potranno tenere corsi di musica, di canto e di danza, anche autogestiti. I locali saranno dati in gestione alle varie associazioni culturali che a fatica si stanno affacciando sulla scena paesana, in modo di incentivare anche la coordinazione delle loro azioni e la cooperazione tra di loro. Inoltre si potrebbe prevedere la creazione di una “sala gioco” con tavoli da biliardo, ping pong e altri giochi che ormai nel nostro centro scarseggiano.
Questo “Centro Sociale” potrebbe diventare il punto di riferimento dei giovani di Santa Margherita di Belìce e delle famiglie e, perché no, allargare gli orizzonti anche al di là dei confini comunali.
Un sito interessante dove ubicare il nostro centro sociale sarebbe l’ex macello comunale, posto in periferia, quindi ottimo per ridurre il “disturbo” dato ad esempio dalla musica live .Ancora, restando nell’ambito dell’arte, un’ idea da portare avanti è quella di individuare all’interno del paese un’area dove dar modo ai cosiddetti “writers” di esprimersi senza rischiare di incorrere in eventuali denunce e/o lamentele. Si eviterebbe così che tutte le mura possano esser prese di mira, infatti girando per le vie del paese, notiamo sempre di più le scritte e i disegni .
In questo modo, coloro che si sentissero portati per questa nuova forma d’arte, avrebbero uno spazio “legittimo” dove  esprimersi.

PROGETTO ANTIMAFIA
“Tre giorni di Antimafia per 365 giorni di Legalità”
Nel nostro programma abbiamo inserito un importante progetto che si pone l’obiettivo di concentrare in tre giorni a Santa Margherita l’attenzione del resto della provincia e/o regione, promuovendo una serie di attività legate al tema dell’Antimafia. Gli ideali destinatari  di questo messaggio sono naturalmente i ragazzi che frequentano la scuola elementare e media. Ci impegniamo ad organizzare in questa tre giorni una serie di eventi: dibattiti, proiezioni, spettacoli, testimonianze che riguardano il tema centrale della legalità e della lotta alla mafia. Porteremo a Santa Margherita, con il patrocinio del comune,  personalità di spicco, sia a livello regionale che nazionale: politici, magistrati, familiari delle vittime, giornalisti. Tutto questo per portare sempre più nel nostro paese e nell’ hinterland  una cultura della legalità troppo spesso dimenticata e puntualmente smentita. Senza dimenticare che a Santa Margherita è passato inosservato e non condannato dalle istituzioni locali un summit, poi stroncato dalle forze dell’ordine, di alcuni dei maggiori boss del circondario, riuniti proprio in un casolare del nostro paese. Sensibilizzare i cittadini a stare dalla parte della giustizia senza essere chiamati “infami” e a crescere rifiutando favoritismi e compromessi tipicamente mafiosi è un dovere delle istituzioni. Perchè Santa Margherita può diventare il paese della legalità e crediamo sia una potenzialità da sfruttare.

EDUCAZIONE CIVICA
Promozione, in concerto con la scuola “elementare” e “media”, di un progetto di Educazione Civica a cadenza settimanale e a durata annuale. Consisterebbe in lezioni in orario curriculare tenute da professionisti nel campo del sociale e umanitario che aiutino i ragazzi di Santa Margherita a sviluppare e maturare un concetto di civile convivenza e una cultura del rispetto del bene pubblico. In Sicilia quello che manca è l’affezione a ciò che è pubblico, nel nostro caso comunale. Ciò che non è  nostro si può distruggere, vedi panchine in piazza, vasi, finestre della palestra, statua della villa comunale, ecc.. E’ un problema strettamente culturale sul quale si deve intervenire pedagogicamente e senza investimenti eccessivi. Con la collaborazione del personale docente e non docente si potrebbe definire un programma di lezioni a tema. Sarà compito dell’assessore all’istruzione attivare questa collaborazione. I corsi di Educazione Civica che si fanno a scuola, se ancora si fanno, sono visti come inutili e basati su di un testo che il più delle volte rimane intonso. Dovrebbe essere qualcosa di intensivo e stimolante per i ragazzi, perchè sono carenze queste, che  emergono nei modi e nelle sedi che purtroppo conosciamo.