Programma Condiviso: Il Cittadino e la Società (Prima parte)

Da oggi passiamo alla sfera sociale.
Il Cittadino e la Società (Prima parte)
SPAZI COMUNI
Nella piena consapevolezza che l’idea di una rete informatica siffatta sia tutt’altro che un’opera faraonica, si procederebbe a destinare le somme recuperate in questo modo alla creazione di impianti sportivi realmente efficienti e soprattutto a luoghi in cui oltre ad alimentare il corpo si possa alimentare la mente; posti in cui possa essere messa a frutto la creatività di ognuno e dove si possa realmente nutrirsi di cultura, basti pensare ad un internet point, per esempio. Questi luoghi nella nostra semplicistica visione andrebbero comunque custoditi, ecco che si pensa alla figura di un custode formato e responsabilizzato a mantenere efficienti le strutture ed i mezzi in esse presenti, lontano dall’essere un “Cerbero” che non ne permette la libera fruizione per paura di eventuali danni, ma più aderente alla figura di un tutore in grado di supportare le necessità dell’utenza.
Si propone anche di potere dare ai Lavoratori Socialmente Utili del comune dei ruoli e delle mansioni precise a cui fare riferimento; nello specifico pensiamo che il settorialismo in tal senso può essere un’ottima filosofia per identificare l’efficienza del singolo.
Proponiamo anche di dare uno sguardo serio e attento alle realtà giovanili e alle associazioni del paese e affidare a loro, in presenza di specifici requisiti, la “gestione” di parchi e giardini, quali Piazza Emanuela Loi o il Giardino degli Emigrati, per l’abbellimento e la cura.

BIBLIOTECA COMUNALE
Perseguendo la nostra visione di ripristinare e rendere funzionali alle nostre esigenze gli spazi esistenti, pensiamo sia utile avvicinare la sede della biblioteca comunale al centro storico. Passando in rassegna le diverse possibilità, le ubicazione consone sono un paio.
La nostra preferenza andrebbe per una struttura calata all’interno del complesso comunale, per esempio una delle tante spaziose stanze inutilizzate all’interno del palazzo del Gattopardo o, in alternativa, casa Giambalvo, l’edificio di proprietà del comune, parzialmente restaurato e poi abbandonato accanto al Bar Amodei. Si reputa prioritario un incremento dell’offerta di libri e volumi, prestando particolare attenzione ai grandi classici della letteratura e della nostra cultura margheritese, ma anche a testi specifici/scientifici, in modo da aiutare i tanti studenti, universitari e non, nelle ricerche bibliografiche necessarie, per il completamento delle informazioni dei libri di testo/consigliati o per la redazione di tesi e ricerche. Viste le esigenze maturate dalla cittadinanza è utile, una Biblioteca in grado di poter offrire testi generali di diritto, economia, psicologia, architettura, ecc. in modo da evitare gli immancabili viaggi fuori sede che risultano onerosi in termini di tempo, economici e fisici. Sembra una cosa fattibile che risolverebbe non pochi problemi a gran parte dei margheritesi. Inoltre, si vorrebbe poter collegare la biblioteca comunale con le biblioteche universitarie degli atenei Siciliani e con le altre maggiori biblioteche nazionali, attraverso dei database già parecchio in uso in strutture più avanzate (per esempio attraverso i programmi  “Scopus” o “Aleph 500”).
Una buona lettura dei classici inoltre è sempre utile per conoscere le pietre miliari della cultura e per imparare ad usare meglio la lingua italiana; qualcuno un giorno ha detto: solo chi sa parlare non avrà mai un padrone. Fondamentale sarebbe quindi l’informatizzazione della Biblioteca in modo da facilitare la ricerca e la consultazione dei testi presenti e non. Infatti l’uso del database, se ben calibrato, fornisce informazioni dettagliate su qualsiasi testo ed  attraverso il codice ISBN (codice unico per ciascun libro esistente), vengono aggiunte specifiche quali anno di pubblicazione, editore e posizione in biblioteca appunto.
Sarebbe utilissimo accorpare alla biblioteca alcune postazioni internet, in modo da poter consultare i libri in formato digitale (e-book).  Per rendere efficiente quanto detto serve del personale capace e professionale, una rete telematica e una linea ADSL. Tutto questo non prevede grossi impegni economici e nel contempo si darebbe la possibilità a chiunque di usufruire della rete  Internet, con tutti i suoi pregi, quali l’informazione globale in tempo reale, la possibilità di tenere relazioni con persone anche lontane (e i margheritesi lontani non sono pochi), oppure semplicemente acquisire le notizie desiderate con facilità.

INTERNET WI-FI GRATIS PER TUTTI
Sulla scia di tanti altri centri urbani sparsi in Italia, non ultimo il vicino comune di Montevago, si propone l’installazione di una rete wi-fi gratuita, con il necessario accreditamento delle credenziali per l’accesso e l’utilizzo. Questo certamente garantirebbe un più diffuso e generale utilizzo della rete, principale mezzo di comunicazione ai nostri tempi moderni.