Privatizzazione dell’Acqua, oltre 40 Consigli Comunali siciliani in contemporanea

(984) Apprendiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Menfi che domani 4 dicembre 2009 si riuniranno i Consigli Comunali di molti paesi siciliani per discutere e trovare una soluzione alla privatizzazione dell’acqua.
Riportiamo di seguito il comunicato stampa ……

Venerdì 4 dicembre si riuniranno in contemporanea, per la prima volta nella storia della Sicilia, tanti Consigli comunali per deliberare la proposta di legge regionale per tornare alla gestione pubblica del servizio idrico.

L’obiettivo è superare il numero di 40 Consigli comunali e i 500 mila abitanti, in modo da rendere valida l’iniziativa popolare, che si aggiunge al disegno di legge già depositato all’Ars. Ne dà notizia il sindaco di Menfi, Michele Botta, uno dei tre firmatari della proposta di legge insieme ai colleghi Giuseppe Nicosia (Vittoria) e Domenico Giannopolo (Caltavuturo), indicati come persone autorizzate a rappresentare i sottoscrittori dell’iniziativa. “Comuni, associazioni e cittadini sempre più uniti e più forti per combattere la gestione privata del servizio idrico – dice Botta –. Dopo il sit-in a Palazzo dei Normanni, in cui abbiamo ottenuto il secondo parere favorevole di tutti i capigruppo Ars per l’esame rapido della proposta di legge di nostra iniziativa, i capigruppo hanno presentato un o.d.g. unitario per sospendere, fino alla fine di marzo, i commissariamenti nei comuni che non hanno consegnato al gestore privato. Continuiamo così: dobbiamo raccogliere il risultato più alto della nostra mobilitazione per l’acqua pubblica.  Colgo l’occasione – conclude Botta – per invitare sindaci e consiglieri di tutte le città siciliane ad aderire a questa iniziativa di salvaguardia della democrazia e dei territori portando al più presto in consiglio comunale la delibera della nostra proposta di legge per tornare alla gestione pubblica del servizio idrico”.

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1 commento

  1. a me questa storia sembra pardossale…c’è un governo nazionale che spinge verso la privatizzazione e i sindaci della medesima area del governo che spingono verso la soluzione diametralmente opposta. Niente di male nel comportamento dei sindaci, ma questo la dice lunga di come il governo sia lontano dalle istituzioni locali che interpretano una esigenza ed una prerogativa al fine di rendere ai cittadini un servizio discreto cercando di tenere a bada le tariffe.

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