Pista ciclabile Menfi – Sciacca

di Salvatore Mauro
Nella metà degli anni ottanta le ferrovie di stato chiudono la  linea costiera a scartamento ridotto Castelvetrano Agrigento. La regione Sicilia fece l’enorme sbaglio di non acquisire questa meravigliosa infrastruttura, per poi utilizzarla a fini turistici per scoprire il territorio.Al contrario, venne abbandonata e lasciata all’incuria e al degrado. Oggi vorrei esprimere la mia preoccupazione sul progetto di pista ciclabile, che l’amministrazione comunale di Menfi si accinge ad appaltare (costo circa tre milioni di euro), mi riferisco all’ ulteriore tratto che va da Menfi a Sciacca…(vecchia linea ferroviaria) che a mio parere si trasformerà, con la cementificazione delle rotaie, in un progetto di turismo predatorio.
Mi chiedo … qual è l’ incremento turistico apportato dalla pista ciclabile, già realizzata, nel tratto Menfi Porto Palo?
Chi sopporterà i costi della manutenzione straordinaria?

Ormai sono necessari, visto lo stato di degrado in cui comincia a versare parte della tratta ciclabile realizzata, per esempio la staccionata in legno.

 

Io direi che è da pazzi realizzare  nel nostro territorio una pista ciclabile, cancellando la ferrovia , per promuovere il cicloturismo  in una  tratta con tanti punti scoscesi e,  e maggior ragione, con temperature medie estive attorno ai 40 gradi.  

Immagino, piuttosto, una forma di turismo fidelizzato, per mezzo di un trenino turistico che, oltre a garantire collegamenti tra Menfi- Sciacca- Selinunte, permetterebbe ai turisti la visione i di un paesaggio e di una campagna mozzafiato, alla scoperta delle variegate e uniche spiagge di cui disponiamo.

Il destino, a mio avviso, “crudele” della tratta ferroviaria Menfi Sciacca è stato deciso in sede di Pianificazione Strategica Regionale ed avallata attraverso i PIT, che nel nostro territorio “Aquae Labodes” ( 2000-2006) ha gestito più di trenta milioni di euro………

…E  i risultati???

4 commenti

  1. Mi chiedo come mai ci sia sempre qualcosa da ridire su un progetto. E ancora perchè queste proposte non arrivino prima, ma solo per criticare un ipotetico operato. Chissà se l’autore di questo articolo scrive per costruire o per demolire! A che scopo poi?

    • ma come si puo’ pensare di distruggere una ferrovia cosi’ bella e cosi’ turisticamente perfetta. solo un asino non lo capirebbe… ma in sicilia funziona cosi’ …mafia o non mafia i picciuli piacciono …. ma devono mangiare solo gli amici degli amici ect……… la sicilia se investisse realmente sul turismo sarebbe una risorsa in grado di mantenere tutta l’Italia…. lo scenario attraversato dalla Agrigento – CastelloVitrano…. (come di chiamava una volta) e’ una meraviglia ma tanto come tutte le cose belle in italia verra’ distrutta

  2. La proposta di ripristino di questa tratto di linea era stata fatta dall’associazione Ferrovie Kaos di Porto Empedocle ben prima della decisione di convertire quel tratto in pista ciclabile. L’autore di questo articolo ci sta facendo capire che grande errore che si sta compiendo. La sicilia è piena di opere inutili e se ne continua a farne altre.
    Il treno turistico sarebbe la cosa giusta è ovvia da fare per il nostro territorio!!!

  3. Che pena per questa splendida tratta ferroviaria, purtroppo non l’ho mai vista in funzione ed ho sempre sognato di veder tornare il treno tra le campagne di Menfi e Sciacca. La pista ciclabile attualmente versa in stato d’abbandono ed è usata da poca gente, non capisco perchè abbiano voluto prolungarla cancellando altra ferrovia….forse come al solito per mettersi soldi in tasca?

I Commenti sono chiusi.