Verso la Casa della Salute a Santa Margherita Belìce

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Si riceve e si pubblica il seguente comunicato….
Lo scorso 28 febbraio si è svolto un primo incontro aperto per compiere i primi passi verso la realizzazione della Casa della Salute. “La strada si apre passo dopo passo, in misura della disponibilità, della buona volontà e di quell’intelligenza del cuore che smuove le situazioni apparentemente più inamovibili”, dicono i responsabili dell’Associazione.
“L’idea della Casa della Salute tocca corde profonde in ciascuno di noi, riesce a slatentizzare energie straordinarie e generosità sorprendenti nel corpo sociale. Dal lavoro di gruppo, autentico, disinteressato, generoso e genuino, è scaturito tutto: la pulizia e il decoro semplice ed armonioso della sala d’ingresso, la sua trasformazione in sala convegni; i dolci preparati a casa, l’illuminazione della sala fornita gratuitamente, i manifesti ed i volantini in bianco e nero anch’essi forniti gratuitamente, la partecipazione nutrita e qualificata di cittadini, medici, infermieri, professori, studenti, di S.Margherita, Montevago e Sambuca. Una partecipazione che è andata, per qualità e quantità, al di là delle nostre previsioni, noi che avevamo affidato la promozione dell’evento al passaparola ed agli inviti ai medici”.
La condivisione di un progetto sta diventando realtà: “quella di voler realizzare un’esperienza di comunità che si mette finalmente in cammino per perseguire un’alta concezione della Salute. Una comunità che guarda le cose dal punto di vista dell’ultimo, del più piccolo, del più svantaggiato, del meno garantito. Una comunità che vuole coniugare salute, efficienza e fraternità autentica”.
Nel corso del primo incontro sono intervenuti Gaspare Gulotta, Margherita La Rocca, Damiano Abate, Enzo Di Bella; a Giorgio Mangiaracina, Rocco Gulotta. In tanti hanno voluto subito offrire la propria disponibilità come volontari della Casa della Salute, lasciando il proprio recapito al front-office curato da Biagio, Franco, Antonella e Maria Lucia.
“Ammirevole l’impegno di tutti i volontari che si sono spesi dando ciascuno il meglio di sé: Rosanna, Maria, Pino, Rosina, tutti. Molte le adesioni, gli scambi di idee, le relazioni allacciate, tutte premesse di ulteriori sviluppi del progetto”, concludono i responsabili del sodalizio.

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