No alle Biomasse, Il caso Tre Tigli

Riceviamo dalle Associazioni di Menfi per il “No alle Biomasse” e pubblichiamo…
LE ASSOCIAZIONI DI MENFI
Il Caso Tre Tigli
 “10 Buoni Motivi per dire NO”

1 UBICAZIONE
Il sito scelto per la costruzione e l’esercizio dell’impianto della Soc. Tre Tigli è individuato nella contrada “Genovese” nel territorio di Menfi e precisamente alla distanza di Km.2,800 dal centro urbano: in violazione della prescrizione di cui alla Legge Regionale n.9/2010 (art.17) che prevede una distanza minima di Km. 5,000 dal perimetro urbano.

2 SALUTE DEI CITTADINI
L’inceneritore emetterà in atmosfera PM10, diossine, furani, metalli pesanti e nanoparticelle, sostanze  che non vengono degradate dal nostro organismo, ma che anzi vengono accumulate nel sangue e nei nostri organi con conseguenze anche gravi per la salute. Da non dimenticare,  infine,  la profonda  e non rimarginabile ferita arrecata all’ambiente  che ci circonda.  Considerata,  quindi, la vicinanza dell’impianto a biomassa/inceneritore ai centri urbani di Menfi,  Santa Margherita di Belice e Montevago  non si può che rifiutare con fermezza una simile proposta!

3 BIOMASSA
Non esiste nei territori dei Comuni citati nel progetto della Soc. Tre Tigli la quantità di biomassa vegetale occorrente per alimentare a regime l’impianto (A quali altre tipologie di scarto/sottoprodotto si rivolgerebbe l’impianto per funzionare a regime pieno stante l’insufficienza di biomassa vegetale in sito ?).  I dati sulle superfici del Bacino di approvvigionamento  della biomassa sono  errati per sovrastima; inoltre non si tiene conto della necessità di biomassa del Centro di Compostaggio di Sciacca gestito dalla SO.GE.I.R. S.p.A., pertanto non si tiene conto della presenza di un sistema già esistente;

4  BACINO IDROGEOLOGICO
L’impianto è stato ubicato in “Contrada Genovese”  ad una distanza di pochi centinaia di metri dai  pozzi utilizzati per l’approvvigionamento idropotabile del nostro Comune.  Detti pozzi intercettano la falda acquifera che viene alimentata dalle precipitazioni che si infiltrano nel Bacino idrogeologico del Monte Magaggiaro. Considerate le sue caratteristiche di permeabilità, per fessurazione e carsismo, è auspicabile evitare la presenza di un’attività inquinante che può determinare la vulnerabilità della risorsa idrica.

5 AGRICOLTURA
Nel territorio di Menfi l’agricoltura contribuisce in maniera rilevante allo sviluppo dell’economia locale. La sua spiccata vocazione agricola si rende in primo luogo evidente con la coltivazione della vite e la presenza di numerose cantine che fanno diventare il territorio di Menfi uno dei più importanti distretti vitivinicoli della Sicilia e dell’Italia. I vini prodotti, che possono vantarsi del riconoscimento della “DOC Menfi”, sono rinomati ed apprezzati sia a livello nazionale che internazionale, e permettono a numerose famiglie di avere un reddito soddisfacente. Nel territorio di Menfi si realizzano, accanto ai vini, anche altri prodotti come l’olio extravergine di oliva, che vanta il riconoscimento di qualità “DOP Val di Mazara”, e le produzioni ortofrutticole, tra cui il carciofo e il melone d’inverno, molto apprezzati da parte dei consumatori.

6 ZOOTECNIA
Gli allevamenti delle pecore  “VALLE DEL BELICE” (Razza autoctona) e i maestri casari del territorio,  nel rispetto della tradizione secolare,  hanno tramandato sino ad oggi la produzione  dell’unico formaggio  a pasta filata di alta qualità che viene riconosciuto e tutelato dal Governo Italiano e dall’Unione Europea con  la DOP  “Vastedda della Valle del Belice” .  Le  famiglie  che da generazioni  si dedicano a questa  attività e  ottengono una gratificazione sia di reddito che come custodi di una tradizione casearia  millenaria.  L’emissioni  in atmosfera  derivati dalla combustione dei prodotti utilizzati dall’impianto creeranno danni irreversibili al naturale pascolamento degli animali con conseguenti ed  ingenti danni  al settore zootecnico del territorio.

7 TURISMO
Un territorio vocato da milleni alla viticoltura, affacciato su una costiera sabbiosa bagnata da un mare pulito pluriassegnatario della “Bandiera Blu” della FEE e della “Bandiera Verde” delle spiagge a misura di bambino, ha trasformato Menfi in notevole polo turistico dando impulso alla realizzazione di nuove strutture recettive e apprezzati ristoranti che esaltano i sapori della terra e del mare nel rispetto della tradizione.

8 VIABILITA’
Nella relazione non viene menzionata la via di accesso all’impianto, dalla Scorrimento Veloce (S.S.115) che da Menfi conduce all’impianto stesso in contrada Genovese. L a suddetta strada provinciale è tortuosa ed è transitata da numerosi automobilisti e mezzi pesanti che dalle Cave di inerti di Monte Magaggiaro (limitrofe alla Contrada Genovese)  si dipartono per la unica strada provinciale verso la scorrimento veloce. Negli ultimi anni numerosi sono stati gli incidenti nel suddetto tratto di strada provinciale e anche, purtroppo, mortali. L’ulteriore intensificarsi della circolazione in quel tratto è inevitabile aggravamento del pericolo di incidenti.

9 AMBIENTE (PAESAGGIO)
La realizzazione del suddetto impianto propone (nel suo studio progettuale) ed impone una riconversione colturale pertanto una modifica dell’agro-ecosistema, mettendo in conseguenza a rischio le attività economiche in atto nel territorio oramai da decenni. In ultimo ripercuotendosi negativamente sui valori stessi delle proprietà sul mercato.

10 PROGETTO
Sussistono nel progetto dati ed aspetti non sufficientemente attenzionati (ad es. mancato rispetto del criterio della filiera corta – L.29.11.2007 nr.222 – che prevede che il reperimento della biomassa non avvenga a una distanza superiore ai 70 km dal sito)

“Il diavolo brucia, Dio crea” P. Connett