MONTEVAGO: danneggiati compattatori Sogeir

montevago sogeir articolo la sicilia(797) Riportiamo l’articolo pubblicato su La Sicilia di ieri 24 agosto a firma di G.Recca…….
MONTEVAGO. Le cabine di guida distrutte, due mezzi ormai irrimediabilmente danneggiati. Fiamme dolose la scorsa sera a Montevago, dove ignoti hanno dato alle fiamme i compattatori che vengono utilizzati per la raccolta del rifiuti solidi urbani a Montevago ed a S. Margherita B.  I due mezzi, di proprietà della Sogeir, l’azienda a capo dell’Ato rifiuti Ag1 che gestisce la raccolta e lo smaltimento della spazzatura in diciassette Comuni del versante occidentale della provincia di Agrigento, erano parcheggiati all’interno dell’autoparco, in una zona dove sorgono delle abitazioni. Il fumo ha allarmato i residenti che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco del distaccamento di Santa Margherita Belice. Ma l’intervento non è servito ad evitare che le cabine andassero in fumo, pregiudicando così il futuro utilizzo dei compattatori. I danni, secondo quanto riferisce il manager della Sogeir, Enzo Marinello, ammontano a 120 mila euro.
Le indagini sono condotte dai carabinieri della locale stazione e naturalmente sembra non ci siano dubbi sulla dolosità dell’episodio. L’incendio non si è sviluppato di notte, ma poco dopo le ore 21, un’ora inusuale per un atto intimidatorio. Il presidente Sogeir è stato sentito dai carabinieri e riferisce che la società non ha subito minacce di alcun tipo: «A parte l’incendio di qualche cassonetto della spazzatu-a – ci ha detto il manager a capo della società che gestisce l’Ato rifiuti Ag 1 – non ci sono particolari episodi che possono dare in qualche modo una spiegazione a quanto è accaduto. A Montevago e Santa Margherita abbiamo nove unità in servizio, l’attività prosegue regolarmente, non vedo particolari motivi sullo sfondo di questo fatto».
Marinello ha convocato per la giornata di oggi il consiglio di amministrazione della Sogeir, ma ha anche detto che avrà modo di incontrare il prefetto: «Ho riferito al prefetto ciò che è successo – ci dice ancora – è un fatto molto grave che ci riporta indietro di qualche anno, quando a Ribera vennero incendiati i mezzi che erano parcheggiato all’interno dell’autoparco». L’atto intimidatorio di Ribera si verificò nell’ottobre del 2007. Andarono a fuoco quattro autocompattatori. L’entità del danno fu all’epoca di 250 mila euro. Due dei camion incendiati erano stati acquistati pochi giorni p
rima.