MAFIA del Belice: 15 condanne e 5 Assoluzioni nell’Operazione Scacco Matto

(1832)         DA BLOGSICILIA
Dopo 14 giorni di Camera di Consiglio, i giudici del collegio giudicante del processo “Scacco Matto” hanno emesso la sentenza, che ha sostanzialmente confermato la tesi dell’accusa, rappresentata dai pubblici ministeri della Dda di Palermo Rita Fulantelli ed Emanuele Ravaglioli.   I giudici hanno comunque sensibilmente ridotto le richieste di pena. Le condanne ammontano complessivamente a 170 anni di carcere.
Sono stati condannati: Vito Bucceri, 39 anni di Castelvetrano a 12 anni di carcere; Vitino Cascio, 69 anni di Santa Margherita Belice a 12 anni e 6 mesi; Giovanni Campo, 49 anni di Menfi a 13 anni e 4 mesi; Filippo Campo, 43 anni di Menfi a 12 anni; Pasquale Ciaccio, 45 anni di Santa Margherita Belice a 14 anni e 8 mesi; Giuseppe Clemente, 40 anni di Montevago a 4 anni; Mario Davilla, 46 anni di Burgio a 11 anni di carcere; Giovanni Derelitto 61 anni di Burgio a 15 anni; Michele Di Leo, 46 anni di Sciacca a 9 anni e 3 mesi; Giuseppe Falsone, 41 anni di Campobello di Licata ex capo di Cosa nostra ad Agrigento, a 10 anni e 6 mesi; Francesco Fontana, 74 anni di Palermo a 12 anni e 6 mesi; Giuseppe La Rocca, 57 anni di Montevago a 14 anni; Tommaso Militello, 48 anni di Palermo a 6 anni; Giuseppe Monreale, di 42 anni di Santa Margherita Belice a 11 anni; Antonio Perricone, 57 anni di Burgio a 12 anni e 6 mesi.

Prosciolti il consigliere comunale di Sciacca Domenico Sandullo, di 55 anni, Biagio Smeraglia, 48 anni di Ribera, Rosario Cascio, 77 anni di Santa Margherita Belice,
Nicolò Di Martino, 74 anni di Ribera e Antonino Maggio, 48 anni di Santa Margherita Belice.

Tutti erano accusati a vario titolo di associazione mafiosa ed estorsione. Il consigliere comunale Sandullo di favoreggiamento aggravato di Cosa Nostra.

L’operazione “Scacco Matto” culminò nel luglio 2008 con l’arresto di presunti boss e gregari delle famiglie mafiose di Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice, Montevago, Menfi, Sciacca, Ribera e Lucca Sicula.

Un primo troncone, celebrato a Palermo con il rito abbreviato, ha visto la condanna di diversi imputati, ma anche con l’assoluzione per alcuni capi di imputazione per altre persone.

Un plauso arriva subito ai giudici dal componente della commissione antimafia Giuseppe Marinello: “Siamo convinti – dice – che la puntuale risposta dello Stato in tema di lotta alla criminalità organizzata rappresenti sempre più la pre condizione per lo sviluppo di un meridione lontano dal contesto europeo e che oggi, sempre più condiziona negativamente la tenuta economica del nostro paese”.