L’opinione del Direttore: diamoci una smossa!

Pubblichiamo l’editoriale del Direttore de L’Araldo, Joseph Cacioppo; il secondo di questo nuovo angolo periodico del blog.
Leggo sempre molto volentieri quanto pubblicato dai blog e dalle pagine facebook che attiene al nostro territorio.
Non riesco a capire, però, (forse a causa dell’età) perché la maggior parte degli interventi consista nel criticare o bacchettare i post precedenti. Si badi bene: non si contesta il merito delle questioni bensì la forma, i punti e le virgole, cioè “l’aria fritta”.
Pare che lo sport preferito sia quello del lisciare la lana caprina. Un esempio banale, ma che rende l’idea di quello che voglio evidenziare.
Su questo blog sono comparse due “notizie”: una riguarda un sondaggio su come è stata percepita la IX edizione del premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’altra riguarda due bottigliette abbandonate su un muretto.
Sulla prima questione nessuno è intervenuto. Eppure sarebbe stato interessante capire su quale aspetto era incentrato il sondaggio:
a)     sul numero di posti a sedere messe a disposizione;
b)    sulla numerosa partecipazione dei margheritesi;
c)     sulla prestazione della Ricciarelli e di Zingaretti;
d)    sulla mancata domanda rivolta al Amos Oz: perché Israele non rilascia i territori occupati nel 1967;
e)     sul mancato collegamento con il territorio (nel corso della serata non è stato pubblicizzato nessun prodotto del nostro territorio).

Sulla questione delle bottigliette, gli interventi sono stati (relativamente) numerosi. Basta leggerli per vedere che la maggior parte di essi si limita a fare le pulci agli altri post. Il dibattito non viene approfondito, non viene allargato. E’ come se bastasse parlarsi addosso. Non si approfitta degli spunti che offre un post per approfondire il dibattito.
Le elezioni comunali appena trascorse avevano fatto ben sperare. Il dibattito si era animato. Adesso tutto è tornato nel silenzio. Nelle botte e risposte senza costrutto.
Gli utenti di facebook e del blog, ad esempio, hanno snobbato (o non percepito?) lo spirito di fondo che ha animato il “Comitato” che si è attivato per sensibilizzare tutti sulla tutela del patrimonio storico-culturale rappresentato da piazza Matteotti (leggasi collocazione della statua del “Cristo Redentore”).
La questione è seria. Si ha l’impressione che si stia perdendo la capacità di riflettere e di ragionare. Ci stiamo riducendo ad usare il clic del mouse solo per dire “mi piace” e “condivido”. Si, d’accordo: ma cosa “mi piace” e cosa “condivido”?
Di quelli che hanno partecipato al sondaggio sulla IX edizione del premio letterario quanti sono andati a rileggersi il racconto “La Sirena”? Quanti hanno letto il libro di Amos Oz premiato (anche facendoselo prestare dalla biblioteca comunale, ove ne fosse provvista)? Quanti hanno cercato di capire la questione del “confine” richiamato dalla domanda del giornalista e dalla risposta dello scrittore? Eppure Amos Oz il sasso nello stagno lo ha lanciato: “attraverserò il confine quando esso sarà legittimamente riconosciuto”. Ragazzi, diamoci una smossa: cerchiamo di capire cosa gli altri dicono o vogliono dire, e su questo ragioniamo.   

Joseph Cacioppo

9 commenti

  1. Caro joseph, hai perfettamente ragione, ma temo che “lo stagno” sia già bello e congelato, e con un tale strato di ghiaccio difficile da scalfire anche con la dinamite.In molti, troppi forse, hanno paura di esporsi, e non parlo dell’uso di nik-name “del tutto anonimi”, quanto proprio di esporre le proprie opinioni, o le proprie proposte, anche controcorrente o dirompenti che siano. Meglio anche la gratuita invettiva, che la pacata proposta. D’altro canto, poi, dovresti ricordare come esista un vecchio proverbio che recita ” U cumannari è megghiu du futtiri”, che ha una piccola e semisconosciuta appendice, ossia “… ma criticare, macari darre u pitruni, è megghiu assai puru du cumannari”, per cui non meravigliamoci più di tanto ! Certo, la partecipazione, propositiva, dei giovani, e meno giovani, ai “dibattiti” proposti dal blog o dall’Araldo, sarebbe quanto mai auspicabile e gradita, specie senza l’anonimato, ma il manzoniano “coraggio” o ce l’hai o non te lo puoi dare,……per cui…… speriamo “”nel miracolo”, visto che prima o poi…accade, ed il ghiaccio più spesso e duro, finisce prima o poi per sciogliersi sotto i raggi del sole primaverile.
    Giacomo Giuffrida Samonà

  2. Il direttore Joseph Capioppo ha dimenticato di chiedere alcune cose:
    – Elencare quali sono stati i quotidiani nazionali ed internazionali che hanno riportato in prima pagina, in seconda o in terza il titolo ” Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa 2012″;
    – Se la Feltrinelli ha esposto in vetrina il libro di Amoz con la fascetta ” Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa 2012″;

  3. Oh finalmente si prende coscienza che il Premio e’ il giocattolo di qualcuno che lo utilizza per arricchire la sua autocelebrazione. Se si va in giro in paese di questa edizione tutti ricordano zingaretti, oz non frega a nessuno. In questo periodo di crisi 10 Mila euro dati ad uno scrittore scelto anzi imposto, senza concorrenti non sono esagerati? Si potevano risparmiare i soldi della ricciarelli con l’utilizzo di maestranze locali? Si poteva evitare di pagare un viaggio, un alloggio, un cachet alla cancellieri utilizzando un presentatore dell’isola? Andate a vedere le cariche degli altri premi letterari, in rari caso c’e un direttore da noi ci sono almeno 4 tipi di direttore e ovviamente tutti retribuiti. Se si vuole davvero una svolta culturale per smb si deve partire da zero, Amos oz, ben jelloun, yehoshua sono davvero troppo per gente che non conosce la letteratura. Inoltre non lasciamoci incantare da quello che dice tele radio Sciacca . E’ ovvio che ne parla bene e’ uno degl i sponsor del premio

  4. Caro Giacomo, può essere che l’uso dei nicname è dovuto al fatto che non appena si esprime un’opinione o un parere di gusto divergente subito ti arrivano minacce?
    parliamo del sondaggio sul Premio, ma perché voi credete a quei centinaia di voti? O forse qualcuno ha chiamato parenti, amici nel continente, all’estero per esprimere il loro gradimento.
    Il Premio Letterario così come è soltanto un “me la canto e me la suono”. A santa margherita prima di portare libri che parlano di questioni israeliane palestinesi per, nel caso vengono letti e sottolineo nel caso, constringere a fermarsi a pensare come dice giustamente il direttore Cacioppo, bisogna portare libri che letti in pubblica piazza facciano riflettere su problemi seri del nostro territorio che ancora non sono stati debellati. Sì al Premio Letterario ma alla fine di una strada di risveglio culturale e morale.
    In due parole meglio 10 mila euro consegnati ad Addiopizzo nel cortile di Palazzo Filangieri che ad Amos Oz

  5. Al di là dell’ importanza degli argomenti trattati, intesi come confronto di libere opinioni, vorrei consigliare ai partecipanti di usare nicname astratti e non di nomi di persona realmente vivi e vegeti nella terra del Gattopardo. Firmato Onorio Abruzzo. Mi riservo di intervenire prossimamente sull’argomento Premio Letterario. Saluti.

  6. Salve,
    relativamente al commento scritto da “Onorio” il 5 settembre 2012 alle 09:59, dichiaro la mia estraneità ai contenuti e alla firma del medesimo.
    Sugli argomenti trattati nel presente post, mi riservo di scrivere la mia opinione in un secondo momento.
    Saluti, OnorioDG.

  7. Al di là dell’importanza degli argomenti trattati, desidero invitare i partecipanti alla discussione di usare nicname astratti, e non di persone vive e vegete nella terra del Gattopardo. Grazie e affettuosi saluti. Firmato Onorio Abruzzo. Miriserverò in seguito di lasciare un a mia libera opinione in merito al Premio Letterario.

  8. sentirsi chiamati in causa solo perché si utilizza il nome Onorio è un po’ esagerato!!!
    Per vostra informazione non siete soli nel mondo, ci sono circa altri sette miliardi di persone nel mondo.
    E credo che abbiamo ancora la libertà di utilizzare i nicnam che vogliamo….. comunque siete stati utili avete confermato che il tema sollevato dal direttore è reale sapete solo bacchettare…

  9. DIRETTORE le chiedo quando è costato questa bella festa ??????.
    mi meraviglia che il movimento non ha pubblicato quanto tutto ciò è costato. Alla faccia della crisi.
    Il premio a prosciugato le casse del comune e l’estate e finita prima di iniziare.
    Per il movimento questa amministrazione non ha difetti ma solo preggi. Alla faccia della trasparenza. Da quando c’e’ questa amministrazione il movimento è sparito hanno perso la loro fantasia di dire e raccontare la realtà. Il silenzio e oro.

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