L'ammiraglio Caracciolo impiccato nel 1799 scrive al sindaco di Santa Margherita di Belìce

422389f1(2182) Gentilissimi ragazzi movimentati, sulla mia posta elettronica, ho trovato la sotto riportata mail, (destinata però, come contenuto sostanziale e morale, al sig.sindaco Santoro ed ai suoi “collaboratori e consulenti”), che invio al Movimento, affinché la “giriate”, via web, ai legittimi destinatari: Mi son permesso di aggiungere in calce alcune brevi riflessioni personali. Grato per la cortese “assistenza”, Giacomo Giuffrida Samonà.
Ecco la Mail in questione:

“” Gentile sig. Giuffrida-Samonà, indirizzo a Lei questo messaggio elettronico, affinché lo faccia pervenire, come meglio può, al Sig. Sindaco di Santa Margherita Belice ed ai suoi collaboratori, visto che pare che dal sito mail del comune e del suo primo cittadino, nessuna risposta mai giunge a chi loro scrive, e quindi sarebbe del tutto tempo perso il farlo anche stavolta. In breve il fatto è questo : Anche noi, oggi spiriti liberi, dimoranti ormai da tempo nell’Aldilà, per tenerci aggiornati sui fatti & misfatti del vostro Aldiquà, leggiamo, per affezione alle nostre terre d’origine, i quotidiani locali e ci teniamo aggiornati persino sul Web. E così, sfogliando il Giornale di Sicilia di oggi, 4 agosto 2011, veniamo a sapere, da un trafiletto a pag.17 (tocco ferro !!), a firma di FGR, che Ella e la sua Giunta stanno per intitolare (con tanto di delibera relativa), in quel di Santa Margherita di Belìce, la piazzetta antistante il bello ma trascuratissimo “Museo della Memoria del Belìce”, alla memoria della Regina Maria Carolina D’Austria, maritata Borbone e Regina dell’allora Regno delle due Sicilie !!!
Ma sig. Sindaco, vuie pazziate!!, come diciamo noi napoletani veraci, ma vi rendete conto di cosa state facendo ? Un cabarettista napoletano dei nostri e vostri tempi, definirebbe la cosa con una sintetica battuta..“NNA STRU….TA ”, io, Ammiraglio Francesco Caracciolo, napoletano e a suo tempo capo della Repubblica Partenopea, (giustiziato da Nelson per conto di Carolina vostra) più signorilmente dico che state facendo solo una sciocchezza, o se vogliamo “na pazziella”.
VVa buò, lo state facendo, pare, solo “a fini turistici” per ricordare l’ospitalità a suo tempo offerta da Niccolò Filangieri ai reali napoletani, per ben due volte, lì a Santa Margherita, a Palazzo Cutò ed alla Venaria., ma, signor sindaco, vi sembra logico, e soprattutto opportuno, prendere una siffatta iniziativa  proprio nell’anno in cui si celebrano i centocinquant’anni della UNITA’ D’ITALIA ? Con me, quassù, lontani fisicamente, ma non distanti moralmente, dal vostro mondo, ci sono tanti PATRIOTI  e COMBATTENTI ITALIANI, da quelli dei vari moti del 1820, ai tanti garibaldini (ce ne sono pure di Margaritari vs concittadini !!), che, vittime delle repressioni borboniche hanno dato la vita, giustiziati per motivi politici o in combattimento, per la libertà ed unicità unitaria dell’Italia. Con me, quì fra le nuvole, ci stanno i Fratelli Bandiera, Carlo Pisacane,  F.D. Guerrazzi,  Cavour e Don Peppino Garibaldi, Silvio Pellico, Maroncelli e Vittorio Emanuele II° (grandissimo fimminaru !!) e suo padre, lo sfortunato Carlo Alberto, fra i primi a cercare di scacciare l’abusivo austriaco dal nord-Italia, ed in più alcune migliaia di perseguitati politici e di camice-rosse, caduti per quella cosa astratta, forse, ma bellissima, chiamata LIBERTA’, ed oggi anche DEMOCRAZIA, ovvero governo del popolo. Si figuri, sig.Sindaco Santoro, che in una nuvoletta qui accanto, ci sono pure alcuni Garibaldini di Santa Margherita, suoi paesani,eccoli lì, con le loro camice rosse, VITTORIO FUMUSO, GIOVANBATTISTA DI GIUSEPPE, il Dottor GIUSEPPE MONTALBANO,ammazzato nel 1861, dopo aver combattuto fra le fila garibaldine, per aver rivendicato le terre per il popolo margheritese, GIROLAMO GIANFALA, VINCENZO GOVERNALI, NUNZIO SANTORO(di Giuseppe, di anni 20)  e GIUSEPPE SANTORO, porta bandiera nel reggimento del colonnello Oddo.Gli ultimi due, o forse almeno uno, forse, sig.sindaco Santoro, erano magari suoi antenati o almeno parenti. ! si figuri ! (pag 247-249 del prezioso libro del Prof Scuderi, libro che Ella, come primo cittadino, dovrebbe aver letto e conoscere,). A guardarli così, tutti assieme, un po’ immusoniti, c’è da credere che dopo essersi ammazzati la vita appresso a Garibaldi, scavalcando da Quarto al Volturno, per fare sta benedetta Italia Unita, che non condividano affatto “sta bella pensata, passata pa’ capa di qualche bello spirito locale, del tutto digiuno di storia, margaritara o nazionale che sia.
E vuje, Don Franco Santoro ,sindaco non del “rione Sanità”, ma di Santa Margherita di Belìce, che facite ?, con forse addirittura un antenato garibaldino all’attivo familiare, intitolate una piazza proprio a Carolina, che democratica di certo non era né si era dimostrata, e che, se non lo sapeste, era tanto “umana e democratica” , da far giustiziare anche una sua ex amica, la poetessa Eleonora Pimentel de Fonseca, facendola impiccare in Piazza del Mercato (20-8-1799), perché colpevole di  aver aderito, in nome della LIBERTA’ alla breve ma gloriosa Repubblica Partenopea (1799) . Vvà buò, non lo fate magari per spirito reazionario, ma un maligno, (e manco immaginate quanti ce ne sono!!!), potrebbe pensare che proprio Vuje, comunista, pardon, democratico,(si dice oggi così !!!) sin da quando portavate i calzoncini corti, e poi sindacalista in nome e per conto dei diritti del popolo, siate  in fondo al cuore, ma proprio in fondo, un vecchio e magari nostalgico filoborbonico. Sarebbe il primo caso in Italia, oggi, nell’italia repubblicana di un sindaco neoborbonico . Ma io, duca Francesco “Ciccio” Caracciolo,  Ammiraglio napoletano e (impiccato anche per ordine di Carolinella vostra) maligno non sono, e quindi preferisco pensare se non ad una svista, almeno a sincera e genuina  ignoranza della Storia, con annessi e connessi, di qualche vostro collaboratore, corredato il tutto da assoluta mancanza di opportunità per il momento e periodo temporale e storico scelto per tale iniziativa. Dicono dalle mie parti “Ma che bella pensata !!!
Perché, invece di fare questa cabarettistica stru….ta (come direbbe sempre il cabarettista di cui sopra), visto e considerato che siamo nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia, non intitolate la piazzetta del Museo della Memoria, ai Garibaldini Margheritesi. Sarebbe un atto dovuto, e soprattutto logico e coerente, soprattutto se si pensa che proprio Vuje, sig. Sindaco, all’inizio del vs mandato avete esordito rispolverando a gran voce l’uso dell’alzabandiera, (quella tricolore ITALIANA verde-bianca e rossa) (Non la borbonica) giornaliero nelle scuole locali, ed il canto dell’Inno ITALIANO, scritto da tale Mameli Goffredo, anche lui patriota italiano, e ora qui sulle nuvole con gli altri Patrioti Italiani.
Signor sindaco, ci ripensi, quindi, se può, e, annullando o almeno posticipando questa infelice titolazione toponomastica, non dia questa ennesima ed ingiusta scupittata alla memoria storica e morale del Suo paese, in nome di un turismo che, Carolina o nò, vive (o tenta di vivacchiare) benissimo anche solo nel nome di Tomasi di Lampedusa e del suo principe Fabrizio, che (Fabrizio ovviamente) nato e vissuto in epoca borbonica, in fondo in fondo, borbonico lo era solo per coerenza morale e di rango, ma non più di ideali o peggio di illusioni, e basta leggere il Gattopardo per accorgersene.
Qui finisco il mio appello, Sig. Sindaco Santoro, sperando che Ella voglia prestare un po’ di attenzione a questo mio scritto, che non se l’abbia “ a scuorno “, come diciamo noi napoletani veraci, e che, infine, voglia perdonare la forse cruda verità con cui mi esprimo, ma sà, ormai, non abbiamo, noi vecchi combattenti per la libertà italiana, nulla più da perdere, perché, come dice il mio illustre concittadino Antonio de Curtis, in arte TOTO’,nella sua bellissima poesia “ A Livella”  …..” NUJE SIMME SERI,/ APPARTENIMMO A’ MORTE “.
Con gratitudine per l’eventuale attenzione
 Ammiraglio Francesco Caracciolo, impiccato dall’Ammiraglio Orazio Nelson, anche per ordine di Maria Carolina di Borbone, regina di Napoli, all’albero maestro della nave Minerva nel porto di Napoli il 29 giugno 1799.
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Qui finisce la lunga mail dell’Ammiraglio Caracciolo. impossibile non commentarla ma preferisco tenere per me alcune riflessioni forse un po’ troppo “pepate” per gli occhi degli eventuali lettori, limitandomi quindi a due sole notazioni, la prima  è che va bene il giusto revisionismo storico , visto che i Borboni non furono sempre politicamente negativi, ed ebbero anche ottime iniziative   facendo anche buone cose per il loro regno, perdendosi poi alla fine con scelte politiche non certo felici, e che in ogni caso il revisionismo va fatto nei modi,tempi e luoghi seri ed opportuni  e non certo per mero utilitarismo spicciolo, se non d’acchitto, di pubblicità turistica-folkloristica, (Sarebbe come intitolare ad Erode Antipa, autore della Strage degli Innocenti, il nuovo reparto di neonatologia di un nascente ospedale). La seconda osservazione si limita alla citazione di un ferocissimo epigramma del compianto Ennio Flaiano, scrittore, giornalista ed epigrammista, di valore ma “feroce” se ci si metteva : “ Negli uomini è ammissibile l’imbecillità, ma non l’esagerazione nella stessa e l’uso smodato che a volte ne fà””. E qui, anch’io  mi fermo
GIACOMO GIUFFRIDA SAMONA’