La lettera dell’On. Margherita La Rocca sindaco di Montevago letta a Presa Diretta su Rai 3 relativa al servizio Idrico

presa-diretta
Gentilissimo dott. Macina,
sono Margherita La Rocca, sindaco del comune di Montevago, in provincia di Agrigento, Le scrivo per esporle quello che da dieci giorni la mia comunità sta vivendo a proposito del disagio causato dalla non potabilità dell’acqua.
In data 20 gennaio con una nota fatta pervenire al comune dal Servizio di Igiene dell’ASP di Agrigento venivo invitata ad avvertire tempestivamente la popolazione a non usare l’acqua per uso potabile; immediatamente provvedevo con Ordinanza ad avvertire i cittadini a non utilizzare l’acqua ed al contempo invitavo il gestore Girgenti Acque S.p.A. a provvedere celermente a normalizzare l’anomalia segnalata.
In data 23 gennaio 2017 la Girgenti Acque con un’ulteriore nota comunicava che non sarebbe stata effettuata la turnazione idrica prevista con il conseguente disservizio per gli utenti a causa di un guasto nella condotta di adduzione nel serbatoio idrico del comune di Montevago.
In data 27 gennaio la Girgenti con un’ulteriore nota comunicava l’esito dei rapporti di prova che evidenziavano “la presenza di una modesta, seppur diffusa, contaminazione batterica” attribuendone l’origine ad una “cattiva qualità dell’acqua” fornita da Siciliacque S.p.A..
Nella stessa nota il Gestore Girgenti Acque prospettava due soluzioni:
1) Chiedere a Siciliacque di ripristinare i valori ottimali dell’acqua;
2) Essa stessa, Girgenti, sarebbe intervenuta nel sistema di clorazione dell’acqua per ottimizzare la disinfezione della stessa
Tutto questo pone forti preoccupazioni da parte della scrivente, anzitutto perché, nonostante siano passati dieci giorni, ancora non si vede soluzione al problema, perché gli interessi primari che riguardano la salute pubblica nelle more potrebbero essere gravemente compromessi, perchè si cerca di scaricare problema e responsabilità su altri soggetti, perchè si nutrono forti dubbi che il problema possa essere risolto aumentando la clorazione dell’acqua, intervento correttivo e non risolutore.
Infine, in termini di costi e disagi, quanto devono i cittadini pagare per un servizio inadeguato, pericoloso, carissimo?
Come sindaco ho il dovere di non chiedere altri sacrifici ai miei concittadini che da questa situazione puntualmente rischiano di uscirne sconfitti.
Grazie per l’attenzione
Margherita La Rocca