La leggenda dell’Oratorio Sognato

(126) Pubblichiamo con tanto piacere e forte interesse la proposta sottoforma di storia di un nostro giovane concittadino che ha sentito il bisogno di alzare la propria voce e farsi sentire.

Siamo a Santa Margherita di Belice, un paese terremotato che cerca il proprio risveglio dopo anni bui fatti di vita passati in baracca, ci sono tanti ragazzi che hanno voglia di vivere, voglia di conoscere, e tra loro ci sono anche due adolescenti Simone (alla prima cottarella) e Daniela.

 

Simone è timido non beve non fuma e non viene considerato nemmeno dai propri amici però gli piace tantissimo  la fantastica Daniela, in poche parole è uno sfigato..

 

Simone purtroppo non sa esprimere le sue sensazioni a Daniela, non sa come farglielo sapere, si effettivamente la incrocia  spesso in piazza Liberta  o nei bar limitrofi o in Piazza Emanuela Loi, però c’è sempre il branco, ci sono sempre tanti bulletti che lo mettono in imbarazzo, allora ogni volta  Simone diventa ancora più rosso e si ingarbuglia ancora di più.

 

Simone una sera dopo una giornata passata alla Play Station (da solo è il re del videogame) sta guardando la televisione e facendo zapping si sofferma un attimo su un programma dove ci sono dei ragazzi. Questi parlano di vita passata in Oratorio.”Oratorio” parola nuova pensa Simone, << Sarà forse un carcere per i ragazzi? Ma dove sono le barriere e i guardiani? Boooooo!!!!!>>.

Stupito ancora dalla frase  “Vita in Oratorio” Simone cominciò ad interessarsi alla trasmissione per capire bene di che cosa si sta parlando. Allora posato il telecomando cominciò ad ascoltare le testimonianze dei suoi coetanei. Dopo un pò cominciò a capire….. l’Oratorio è uno speciale centro aggregativo organizzato da persone volenterose o da un prete, si rese conto che in molti paesi vicino alla chiesa c’è un angolo una casa una stanza adibita all’oratorio, capì pure che l’oratorio con le sue attività avvicina i giovani ai giovani, alla cultura della solidarietà, all’educazione, al vivere sano, aiuta a crescere e ad affrontare le  proprie paure.

Una domanda sorse spontaneamente nella testa di Simone <<Ma a Santa Margherita di Belice l’Oratorio dove si trova ? >>

Booooooo!!!!!

 

Rattristato per aver perso ancora una volta, Simone allora spense la televisione e andò a dormire.

 

Durante quella notte i sogni però presero possesso del suo incoscio. Simone si ritrovò nell’Oratorio “VITA” davanti la Chiesa Madre, lì c’erano tanti ragazzi e ragazze,  c’era chi giocava al calcio balilla, chi parlava con il prete,  chi con un adulto, chi leggeva e c’era pure la sempre più splendente Daniela che gli porgeva la mano. Simone era felicissimo, finalmente era assieme alla sua meravigliosa amichetta, finalmente erano tutti insieme a divertirsi a ridere  scherzare  giocare  parlare  fantasticare sognare senza bisogno di essere ubriachi o impasticcati senza bisogno di amalgamarsi al branco  e sottomettersi al bulletto di turno.

 

Quella notte purtroppo era abbastanza afosa e il troppo caldo interruppe il sonno di Simone interrompendo sfortunatamente  e definitivamente il SOGNO dell’Oratorio

 

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E mai esistito un Oratorio a Santa Margherita?

Quando a Santa Margherita avremo un Oratorio?

Ma lo spazio lasciato libero di fronte alla Chiesa Madre è vero che deve essere adibito in

un “futuro lontano” alla costruzione di un edificio detto Oratorio?

Secondo voi serve un Oratorio a Santa Margherita?

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Il perdente margheritese adolescente ( ma non per sempre) Simone Barbera

8 commenti

  1. Leggo con piacere questa storiella che lascia intendere un grande desiderio delle cose non fatte, e che per la volontà di chi ci amministra e di chi ha voce in campo sta in silenzio senza fiatare non si faranno mai.

    Il mio è uno sprono.

    Certo non si può sempre condannare i giovani che sono lasciati allo sbando.

    Non hanno un posto che costituisca un sistema aggregante.

    Sono lasciati liberi al pascolo.

    Fino a qualche hanno fa il loro pascolo era la via Libertà.

    Da qualche anno la transumanza ha portato i giovani fino allo spiazzo di piazza Loi.

    Uno spiazzo lasciato abbandonato a se stesso.

    Fra qualche hanno potranno pascolare anche nella piazza Matteotti, lavori permettendo.

    Ma sono questi gli spazzi aggregativi?

    Sono i bar che oggi esistono in prossimità della piazza Libertà?

    Lo sono forse per chi ad una certa età si sente libero di evadere…..

    Per le ragazzine che si sentono già al centro del mondo, e per i ragazzi che si sentono dei boy di turno in cerca i conquiste serali.

    Tutto qui.

    Ed i genitori?

    In silenzio assistono cosa fanno i loro figli.

    Ormai non controllano più gli orari, i comportamenti.

    Tutto è permesso soldi compresi per far conteno il proprio pargoletto che da mostra di se in questo girone dantesco.

    Dal canto loro gli amministratori se ne stanno lontano dal dare una risposta alle esigenze dei giovani.

    Basta vedere cosa fanno per i giovani.

    Di strutture sportive non ne parliamo.

    Andate a vedere dietro la scuola media come è ridotto il campetto di calcio.

    Poi a ridosso di piazza Loi l’abbandono. Lo stesso per le ville comunali. Non parliamo della villa che porta al caffe house.

    Insomma un disastro.

    Giorni fa mi trovai a Montevago.

    Li un prete, giovane volenteroso, ha coinvolgo la città, i piccoli e giovani in un progetto che porterà il piccolo paese termale ad essere al centro dell’attenzione del prossimo prima maggio con l’iniziativa GIOVANI IN FESTA 07.

    Insomma un’attività di oratorio in cui i piccoli sono stati guidati a convivere e a stare insieme.

    Mi chiedo: è qui da noi? Nel nostro bel paese.

    Che stanno facendo i responsabili pastorali?

    A parte l’instancabile Rosa Abate con il suo gruppo di S. Giuseppe dove è l’arciprete?.

    Dove è la sua voce autorevole fuori dalle omelie domenicali?

    Dove è la sua azione forte verso i giovani di oggi che hanno bisogno di una guida?.

    Dove è la richiesta forte di una struttura da adibire ad oratorio?

    Certo che a noi non serve fare la voce grossa per abolire un divieto di accesso per arrivare in chiesa agevolmente con la propria auto. Serve invece un prete vicino alla gente che si metta davanti di tutti a gridare le esigenze che diano una risposta anche al timido Simone Barbera.

    ACER

  2. Nella chiesa in baracca l’oratorio c’era, nella stanza a destra dopo il cancello. Ricordo che c’era il calcio balilla. Anche se funzionava di tanto in tanto, data la mancanza di volontari per seguirci, abbiamo passato dei bei pomeriggi li’.

  3. L’oratorio c’è stato anche nella chiesa Madre dove si trova adesso. Lo frequentavo anch’io. Devo però tornare indietro di 9-10 anni, quando ci incontravamo il sabato pomeriggio e parlavamo, ci conoscevamo, ci confrontavamo, anche litigando, ma comunque crescendo. E poi si organizzava sempre qualcosa per noi. Era però un’iniziativa portata avanti da persone normali, madri di ragazzi e noi ragazzi stessi. Senza il vero interessamento del parroco.

    Vito Antonio Augello

  4. ciao a tutti dalla croazia, vedo con immenso piacere che avete pubblicato il post di simone…insomma come avevo detto a qualkuno…il progetto dell-oratorio non e(accento in croazia le tastiere sn diverse) un sogno, perche e un progetto non finanziato ma attivo…

    Dalla cropazia un bacione da dario e vikkio

    prostaklokavic!!!!

  5. Ma è possibile che in questo paese dove non piove quasi mai, la politica fa acqua, il lavoro fa acqua, a casa ho un tubo che perde acqua, l’auto è da lavare…etc etc e adesso mi rendo conto che anche la chiesa belicina fa acqua ……..

    Mistero Margheritese

  6. sono un ragazzo di rosa abate e siamo felici di appartenerci e di lavorare per i giovani e per i banbini

    sperimo pero che la nuova amministrazione si metta in movimimento per la nuova chiesa di san antonino

  7. credo che santa margherita è orgogliosa di avere una Chiesa attiva per i giovani e con i giovani, la Chiesa di S.Giuseppe,con l’energia e l’instancabilità di Rosa Abate e tutto il suo gruppo di Azione Cattolica, fatto interamente di giovani. E anche sono d’accordo per il completamento della Chiesa di S.Antonio, ancora oggi una vergogna per il nostro paese.

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