Kritike all'8^ puntata "Vota La Trippa – A meta dell'opera"

2(1902)   Questa settimana abbiamo ascoltato un protagonista già seguito in un’altra interessantissima puntata. A ripresentarcielo è il protagonista della passata puntata “vi lascio nelle grandi  mani  di un esperto di fondi comunitari e di progetti di grande sviluppo”
Giustamente iniziamo con il protagonista di puntata che sfoggia un bel  proverbio “chi ben comincia è a meta dell’opera e noi a meta dell’opera credo ci siamo” ( no  comment)
Poi forse prevedendo il futuro ci dice: “In questa fase delicata e accesa della campagna elettorale al di là di tutta una serie di affermazioni e di giudizi che ci sono stati tributati da personaggi più o meno noti della politica margheritese che hanno comunque dimostrato di essere assolutamente incapaci di rispettare le regole più elementari del vivere civile e politico, incapaci di portare avanti un comportamento politico una idea politica diversa dal principio machiavellico per cui il fine giustifica qualsiasi mezzo incapaci soprattutto è questa, la cosa che mi dispiace di più, di rispettare scelte politiche assolutamente legittime solo perchè sono diverse dalle scelte che hanno fatto loro. Perchè tutto questo non si capisce o probabilmente si capisce, chi per delirio di onnipotenza e chi forse è già cosciente di avere intrapreso il cammino del lungo viale del tramonto” ( la storia ahinoi si ripeterà)
Detto questo ci delizio sul programma andando alle cose nostre al concreto, andando al loro programma elettorale, che voleva condividere con voi gli obiettivi, le idee. Un programma elettorale che non era stato inventato, era un programma elettorale che era semplicemente il frutto di una valutazione critica della situazione del nostro territorio e da questa analisi era venuto fuori quel programma, che era rivolto all’intera cittadinanza, rivolto al rinnovamento sociale di questa  città e allo sviluppo economico culturale e sociale del nostro territorio.( Bravissimiiiiiiiii !!!!!!!!)
Uno sviluppo economico che volevano promuovere, razionalizzando e utilizzando a pieno quelle che erano le vocazionalità del nostro territorio, non si volevano inventare assolutamente nulla. (Olé!!!!!!)
Che cosa dire dell’economia margheritese, aveva un’affermazione certa da fare, l’economia margheritese poggiava soprattutto su quella che è l’agricoltura e sulla zootecnia, sul turismo rurale, avevano un programma rivolto anche ad attenzionare le politiche sociali e giovanili soprattutto  rivolto  a quelli che potevano essere i servizi ai cittadini ( Evvaiiiii!!!!!)
Ci diceva.”Quando si parla di agricoltura a Santa Margherita di Belìce di che cosa si parla sostanzialmente: si parla di ficodindia, di vitivinicoltura, si parla di zootecnia, si parla della nostra pecora della valle del Belice”  (Ma va!!!!!) “Oggi quello che era un fiore all’occhiello della nostra terra, quello che era la vocazionalità principale di questo nostro territorio cioè il ficodindia, sta praticamente scomparendo vive un momento di profonda crisi mentre ci accorgiamo che in altre aree della Sicilia per esempio nell’area di Catania a San Cono o nel palermitano a Roccapalumba, in questi ultimi anni la coltura del ficodindia si è incrementata enormemente e viene incentivata dalle amministrazioni locali perchè rappresenta una risorsa di grandissimo interesse” ( ah.. lo sapevate come far meglio e perche non l’avete fatto?)
Ci ha riferito “Pensate la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo ha messo appunto un sistema che sfrutta le fibre che sono all’interno delle pale di ficodindia per realizzare dei sacchetti che servono per la spesa, sacchetti che sono biodegradabili ed ecologici e noi, le nostre amministrazioni che cosa hanno fatto per il ficodindia, dov’è il nostro ficodindia” (No comment)
“Bene alcune delle iniziative sono rivolte proprio alla valorizzazione di questa coltura, alla valorizzazione in chiave economica , in chiave commerciale in chiave merceologica, l’intenzione è quella di trasformare quella che è attualmente è o è stata la sagra del ficodindia in una manifestazione che può essere di interesse regionale se non addirittura nazionale dove il prodotto viene promosso sia dal punto di vista commerciale che merceologico” (sagra diventata nemmeno paesana dove il ficodindia non si sa dov’è) “Attivare tutta una serie di strategie che diano un marchio a questo prodotto per esempio l’IGT cosi come stanno facendo a San Cono e a Roccapalumba” ( belle parole zero fatti) “Un’altra delle idee che noi abbiamo e che cercheremo di proporre e di realizzare un’area di servizio dedicata proprio al periodo di maggiore produzione del ficodindia dove si possa trasportare e trasferire ogni produttore il prodotto con l’assicurazione da parte di un comitato tecnico della qualità commerciale e dell’assicurazione di un prezzo minimo questo per evitare che gli sforzi di tutti i produttori di ficodindia vengano vanificati là in quell’area dove commercianti vengono da qualsiasi posto per rubare il frutto del vostro lavoro di un intero anno” (idem come sopra)
Erano  queste le cose su cui volevano puntura ( me nemmeno li avete mirate no puntare)
Ci anche detto “Andiamo poi al settore zootecnico. La zootecnia in questi ultimi anni ha subito una battuta d’arresto notevole, e non c’entrano niente i sulleti non c’entrano niente l’estensività di questa attività, c’entra che nessuna o pochissime delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi vent’anni hanno dedicato attenzione a questo settore gli allevatori sono rimasti da soli, sono stati bistrattati, considerati alla stessa stregua dei loro animali, salvo poi nel momento in cui uno richiama l’attenzione su questi problemi a dire noi li rispettiamo, non è sufficiente dire ciò bisogna aiutarli, bisogna sostenerli con interventi seri e questa è un’altra delle cose che faremo” ( e in questi ultimi anni cosa è cambiato? Nulla!!!!!) La mostra della pecora valle del Belice verrà valorizzata, verrà nel corso di questi 5 anni trasformata in una manifestazione a livello nazionale”( verrà anche cancellata!!!!!)
Uno dei motivi che l’ha spinto a sostenere la lista civica Uniti per SM con la candidatura a sindaco di Santo, sono state le garanzie,  che quella lista stessa l’ha dato, garanzie di potere lavorare e di potere affrontare seriamente quelle problematiche ( no comment)
Ha fatto pure un semplice passaggio a riguardo l’Ist. Commerciale Saverio Friscia che era abbandonato, questo si diceva doveva ed è diventato un centro di ricerca per le biotecnologie applicate alle produzioni animali e vegetali, che era stato promosso inizialmente autonomamente dall’Università di Palermo con finanziamenti dell’Assessorato all’Industria, l’obiettivo loro doveva essere quello di far diventare Santa Margherita socia del consorzio universitario della provincia di Agrigento ( e poi lo siamo diventati? Bohhhh!!!!!)
Perche qui a Santa Margherita  si voleva portare la cultura, l’alta formazione, si voleva portare questo centro a livelli di un centro di eccellenza dell’Unione Europea e non erano chiacchiere, (solo comizi)  Avevano chiesto anche altri finanziamenti per trasformalo in un campus e tutto questo senza alcun bisogno della politica senza bisogno di sotterfugi, tutto questo alla luce di lampioni( e che lampioni eravamo!!!!)
Ci diceva infine che “La gente di Santa Margherita  ha voglia di credere in un futuro migliore ha voglia di credere in un cambiamento allora io vi dico solamente una cosa ci avete sostenuto fino adesso, sono convinto con grande entusiasmo che ci continuerete a sostenere e sono convinto finche noi saremo uniti,  saremo forti e se saremo forti, vinceremo”  (abbiamo continuato a perdere)