Intervista al dott. Franco Valenti

intervista(28) Continuiamo con la pubblicazione delle interviste dei possibili candidati sindaco.
Questa è la volta del dott. Franco Valenti.

Secondo lei ci sono le condizioni per una sua candidatura a sindaco di Santa Margherita di Belice? 

Ritengo di si. Cinque anni fa indicai con profetica precisione ai cittadini, usando il colorito esempio del discount, quali sarebbero state le infauste conseguenze dell’amministrazione Mangiaracina. I fatti, purtroppo, mi hanno dato ragione.

In questi anni non ho accettato alcun compromesso (anche a costo di subire becere ritorsioni). Sono stato sempre in prima linea in tutte le iniziative volte alla salvaguardia del nostro territorio e alla difesa degli interessi legittimi dei cittadini (discarica amianto, guardia medica, acqua potabile, smantellamento via libertà, ricostruzione dei circoli, ecc.). Ho sempre espresso con nitidezza, in tutti i modi possibili (comizi, articoli, lettere aperte), beccandomi anche qualche querela, la mia netta opposizione ai “misfatti” di questa amministrazione comunale. Ciò, fa sì che oggi, nel sentire comune dei margheritesi (escluso qualche politologo interessato) sono considerato il “naturale” candidato da contrapporre al Sindaco uscente. Spero, comunque, che nella valutazione dei cittadini non sia determinante solo l’essere stato “contro” qualcosa o qualcuno ma che mi siano riconosciute le capacità e le attitudini per potere ben operare nell’interesse del nostro comune.

 

Da quale gruppo è/sarebbe sostenuto? Se si tratta di un gruppo, può citarne i componenti?

La mia candidatura è nata, oltre che dalle persistenti sollecitazioni di tanti amici (farei fatica a citarli tutti), dall’indicazione unanime del direttivo di Forza Italia. Riporto quanto scritto nel comunicato stampa: “Il direttivo politico, alla luce di quanto emerso nell’ampio dibattito, per la coerenza dimostrata in questi anni, la capacità, la moderazione ed il senso di responsabilità, indica quale candidato alla carica di Sindaco il Dr. Francesco Valenti che si ritiene possa rappresentare, oggi, nel superamento delle logiche di appartenenza, un comune patrimonio ed un equilibrato momento di sintesi per tutti coloro che hanno a cuore le sorti del paese”.

 

Che lei sappia, c’è una convergenza all’interno del suo gruppo/partito sul suo nome?

Ritengo che la convergenza sia la più ampia possibile. Tutti i maldestri tentativi posti in essere, da alcuni faccendieri della politica locale, per scalfire la nostra coesione, fino ad oggi, sono risultati vani.

 

Fuori dal gruppo/partito dispone o è in cerca di un sostegno? Cosa pensa della formazione di una coalizione che racchiuda più partiti/gruppi nel sostegno ad un solo candidato?

Con  soddisfazione  registro  che  tante  persone,  e  fra questi molti giovani,  mi  assicurano  il   loro incondizionato  sostegno.  Penso di essere ben radicato nel tessuto sociale margheritese, di coltivare tante  amicizie, di avere  una  bella  realtà  familiare, di intrattenere cordiali rapporti con quasi tutti i miei concittadini. Non v’è dubbio che come candidato sono alla ricerca dei maggiori consensi possibili, ma sia chiaro che non  sono  disposto a  barattare i valori in cui credo o  la  serietà di un progetto politico per una manciata di voti. Ho già detto molti no! Cerco il sostegno delle forze sane di questa città, di chi crede nel riscatto di Santa Margherita, di chi intende ispirare le  proprie  scelte  politiche  agli ideali  di  compostezza  e di moderazione ed a loro, compresi  gli  altri  attuali  competitors,  che  mi  rivolgo  per  selezionare  insieme una nuova classe

dirigente credibile, competente ed affidabile. Adoperarsi per formare una grande coalizione che vada oltre i confini dei partiti e dei cosiddetti gruppi ritengo che nella drammatica situazione locale sia un’esigenza. Come ho già scritto in un mio precedente intervento:  In questo difficile e complesso momento di crisi etica, economica e sociale, causata da una miope e scellerata azione amministrativa, Santa Margherita ha bisogno dei suoi “figli migliori”.

 

Pensa che ci siano le condizioni per cui una tale coalizione si possa formare a SMB?

Spero che alla fine prevarrà il buon senso. Sarei infinitamente felice se una tale coalizione appoggiasse unitamente la mia candidatura.

 

Sarebbe disposto a negoziare la sua possibile candidatura personale all’interno di una simile coalizione?

In questo momento non mi sembra che ci siano le condizioni per potere “negoziare”. Ci sarebbero prima da chiarire tantissime cose. Andrebbero stabilite le regole. Onestamente, ogni giorno che passa ritengo questa possibilità diventi sempre più remota. Con malcelato piacere, avverto che il consenso nei confronti della mia candidatura aumenta al di là delle più rosee aspettative. Pertanto, non ho alcuna intenzione di farmi irretire dai veti dei “possessore di voti”, specialmente se poggiano sul “nulla” o su argomentazioni futili e sterili. Non sono disposto ad accettare compromessi al ribasso o bocciature legate alle simpatie politiche. Viceversa la mia disponibilità è completa per un confronto serio e anche serrato sui contenuti e sui programmi. 

 

Facendo dei nomi: quale tra questi nomi sarebbe disposto ad accettare e sosterrebbe quale candidato a sindaco?

 Franco Valenti

Gaspare Viola

Baldo Portolano

Pasquale Saldino

Franco Santoro

 

Più che gli interessati dovrebbero essere gli altri soggetti politici e non a rispondere a tale quesito. A riguardo, a tutti coloro che hanno deciso di non decidere e di stare vilmente alla finestra, ricordo che la politica è assunzione di responsabilità, scelta di campo, condivisione di un progetto.

John Adams sosteneva che “in politica la via di mezzo non è sufficiente”.

 

Da possibile candidato a sindaco, ci illustri i tre punti più significativi del suo futuro programma.

Il programma ho deciso di scriverlo a più mani. Sentendo direttamente le esigenze degli interessati. Desidero utilizzare due metodi, il primo conosciuto come “bottom- up” che significa programmare dal basso e il secondo quello della “concertazione”. Ho intenzione di invitare, a partire da metà febbraio, tutte le categorie produttive e tutte le associazioni per insieme analizzare i bisogni, valutare attentamente ciò che si può attuare e stabilire le priorità. Ritengo che il programma debba essere non, come spesso accade, un libro dei sogni ma l’elencazione attenta e rigorosa delle cose che si possono realizzare nel corso del quinquennio. Principio ispiratore del mio programma sarà certamente l’utilizzo etico delle risorse pubbliche. L’unica cosa che posso anticipare è la rivisitazione completa del sistema fiscale comunale, in modo da poter ridurre le tasse che gravano sui cittadini che, in questi anni, a fronte di continui disservizi, sono aumentate a dismisura.

 

Ipotizzi di essere stato appena eletto a sindaco, quali criteri seguirebbe per la nomina degli assessori?

Cercherei in tutti i modi di operare delle scelte condivise con tutti i consiglieri comunali al fine di individuare persone preparate che abbiano anche un consenso elettorale.

Comunque, ritengo che la qualità e la competenza siano da privilegiare rispetto ai “numeri”. Una cosa è certa: mai inserirei fra gli assessori persone di cui non fossi certo della loro onestà e correttezza.

 

Sempre se fosse stato appena eletto, che futuro avrebbe il Parco Letterario? E la Mostra della Pecora della Valle del Belice? E l’Estate Margheritese? E la Sagra del Ficodindia? Sosterrebbe questo genere di iniziative/manifestazioni che potrebbero generare un afflusso di entrate per il nostro comune? Ne introdurrebbe di nuove?

Il Parco Letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” ritengo possa diventare una significativa risorsa per il nostro comune, a condizione che i margheritesi inizino a sentirlo proprio. Per quanto attiene la Mostra della Pecora della Valle del Belice e la Sagra del Ficodindia mi sembra che, così come sono strutturate, sono delle manifestazioni stanche ed improduttive che si risolvono solo in un aggravio di costi per il comune. L’estate margheritese andrebbe rivista privilegiando iniziative che prevedano la partecipazione attiva dei cittadini. Darei più spazio agli artisti locali. Assicurerei, comunque, il coinvolgimento in qualsiasi iniziativa delle associazioni culturali, della Pro Loco Gattopardo, del mondo della scuola.  Farei molta attenzione a contenere le spese inutili e futili. Mi adopererei affinché tutte le iniziative avessero una significativa ricaduta economica per gli esercizi pubblici.

 

Citi la cosa o la persona che l’ha fatta più “incazzare” degli scorsi quattro anni gestiti dall’amministrazione Mangiaracina.

Sinceramente, ho l’imbarazzo della scelta. Sono stati cinque anni di continue e solenni “incazzature”. Comunque la cosa più aberrante e spregevole, a mio giudizio, è stato il cinico ed inconsulto tentativo di realizzare una mega discarica di amianto nel nostro territorio. Se ci penso ancor oggi divento paonazzo. Per quanto attiene la persona, più che il Sindaco, che ha purtroppo confermato nei fatti ciò che temevo, a farmi “incavolare” sono stati i tanti che hanno tradito la fiducia delle persone che le avevano votate.

 

Il Movimento Giovanile Trasversale ha svolto un modesto ruolo durante questo albore di campagna elettorale. Ne apprezza gli intenti e il modo di procedere? Cosa ne vorrebbe criticare? Quale spazio avrebbero i giovani nella futura amministrazione. Citi almeno tre delle iniziative rivolte principalmente a loro che promuoverebbe (con giovani si intende una fascia ampia di età dai bambini di circa 8 anni ai giovani di circa 28).

Non è certo per aggraziarmi nessuno. La risposta non è adulatoria.  Penso, sinceramente,  che  avete fatto  un buon  lavoro:  siete  stati  stimolanti,  avete  fatto riflettere, avete  assicurato un  minimo di confronto. Per comprendere l’importanza  che  nel mio progetto politico hanno i giovani, vorrei  solo ricordare che sono stato  il primo  e forse l’unico a cercare  un dialogo  serio  e  trasparente  con  alcuni di voi ancor prima che decideste di organizzarvi in Movimento. Ciò perché  sono convinto del prezioso  contributo che i giovani possono dare  in termini di idee  (lo dimostra questo blog) di entusiasmo e di allegria.  Come  ho  già scritto,  se  vogliamo fare rinascere

Santa Margherita:  “E’ indispensabile  un’efficace  azione dei giovani che  incida  positivamente sui costumi,  che dia contenuto alle  richieste sociali,  che  contrasti l’imperante  lassismo  e  che  agisca come propulsore delle istanze della società civile”.

Pertanto,  sarei  lusingato di avere nella prossima attività amministrativa  la  collaborazione  di  tanti giovani preparati. Per  quanto  attiene  le   iniziative  ho  tante  idee:   consulta  giovanile,  incentivazione  delle attività sportive,  progetti  di volontariato  a  sostegno delle fasce deboli  e  svantaggiate, ecc… ,  comunque prima di decidere cosa inserire nel programma vorrei confrontarmi proprio con i giovani.

 

Lanci un messaggio a quanti leggeranno questa intervista.

 In questo momento di grande confusione desidero ricordare le parole di  monito  pronunciate da uno dei padri della Repubblica “Alcide De Gasperi” nel giugno 1954, che penso ben si sposino con l’attuale momento politico locale:

Solo se siamo uniti, siamo forti, se siamo forti siamo liberi di agire, possiamo sviluppare il nostro piano di rinnovamento, convogliare le forze costruttive della Nazione, scegliere i nostri compagni di viaggio per libera volontà, per affinità di tendenza, per comunanza di programmi di azione, per una comune associazione di interessi, per una visione comune di riforme. Se siamo divisi o indeboliti nelle nostre discordie, diventiamo schiavi della situazione parlamentare. Non sarà più il nostro pensiero programmatico che creerà congruenze e convergenze, ma sarà la situazione parlamentare, la ferrea necessità di avere un Governo che ci costringerà a qualunque coalizione, senza condizioni……con ciò anche il partito rischia di perdere la fiamma dei suoi ideali né può alimentare le speranze dei giovani e diventa una macchina elettorale che arrugginisce”.

Allora, cari amici, se desideriamo che la nascitura coalizione non sia una sgangherata macchina elettorale arrugginita diamoci una mossa. Non perdiamoci in stucchevoli ed inutili diatribe sull’indicazione e sui tempi delle candidature ed entriamo finalmente nel merito. Non perdiamo di vista l’obiettivo. Non polemizziamo inutilmente tra noi.   Scegliamoci i compagni di viaggio. Operiamo per costruire un programma serio, rigoroso e condiviso. Facciamo in modo che prevalgano le qualità personali e l’amore per il Paese rispetto alle appartenenze.

Santa Margherita merita di più….

                                     

 

 

 

3 commenti

  1. Mi rendo disponibile per un confronto serio e anche serrato sui programmi e sulle prospettive di sviluppo per Santa Margherita di Belice.

    Baldo Portolano

  2. Dopo aver letto quest’altro post nel mio piccolo vedrei benissimo una collaborazione/cooperazione tra il Dott.Valenti con il Prof. Portolano. Sono due Signori che nel loro lavoro si son ben distinti. Sono Uomini che stanno tra la gente, che hanno idee, che mostrano, come la maggior parte di noi Margheritesi, un grosso disagio e che hanno voglia finalmente di intraprendere la via giusta per la reale crescita del Paesello. ( …. non solo di alcuni cittadini)

    Sperando che le vostre e le nostre vie si incrocino…. Giuseppe Augello

  3. Fate subito tutti gli incontri che volete, ma però tenete presente che il vostro nemico politico non è la controparte che incontrate, ma bensi chi ha portato il paese in questa situazione di assenza totale della politica nella risoluzione dei problemi che assillano SMB; il Vostro unico antagonista sono coloro che dovete portare all’angolo: Giorgio Mangiaracina ed il suo staff: i nomi sono Pippo Valenti, Leo Artale, i consiglieri Di Vita, Filippo Ferraro, Nino Cicio, Ciaccio, e lo staff che ci sta intorno fra cui Gigetto Milano e C.. Ma anche dovete lasciare fuori chi oggi si è appropriato della carica di presidente del consiglio, senza sapera condurre, ed il suo amico che non serve a nessuno, a meno di non desidare sogni pieni di incubi e di tragedie.

    Gianni La Marca

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