Impastato scrive ad Alfano sul tema del completamento della ricostruzione

referendum_legge_elettorale(2259) pubblichiamo la lettera che il sindaco montevaghese Calogero Impastato ha inviato all’On. Angelino Alfano Segretario Nazionale PDL

Egregio Onorevole,
ho avuto il piacere di ascoltarla casualmente su Rai Tre, al dibattito in diretta con dei giornalisti, alla Festa Nazionale dell’API. Sono stato colpito favorevolmente da quel dibattito e voglio soffermarmi sulla sua risposta in merito alla problematica del terremoto dell’Aquila in cui faceva riferimento al Belice, per sottolineare una pesante verità: noi Sindaci del Belice ogni anno facciamo la questua per ottenere qualche finanziamento anche se dobbiamo riconoscere che i Governi di centro destra hanno notevolmente ridotto i finanziamenti che pure erano necessari per completare le opere. Mi riferisco al finanziamento dei 50.000.000 Euro, revocati, con l’impegno di questo governo di prevederli successivamente.
La verità, purtroppo, è che il Belice è servito solo a tutti quei sciacalli e a tutte quelle imprese, principalmente del nord Italia che come corvi sono calati in Sicilia e hanno speculato sulle nostre disgrazie. Su di noi è stato sperimentato l’ISES, un Istituto di Progettazione che ci ha calato dall’alto tutti i progetti e piani regolatori per ricostruire i nostri comuni che poco hanno a che fare con le nostre tradizioni contadine, basti pensare alle strade a doppia corsie, di Montevago, alle case popolari, palazzoni nel centro del paese o alle enormi chiese in cemento armato in cui il caldo d’estate è asfissiante ed il freddo di inverno è quasi irresistibile, in aggiunta a tutte le infiltrazioni d’acqua.
Un altro esperimento è stato fatto con l’Ispettorato delle zone terremotate che doveva coordinare e gestire le opere pubbliche e la ricostruzione; il cui risultato a Montevago ha comportato che metà del paese è privo di pubblica illuminazione, in metà del paese i marciapiedi sono da pavimentare, il depuratore appaltato dall’ispettorato zone terremotate non è mai stato completato; per non parlare del ruolo del Provveditorato alle Opere Pubbliche.
In poche parole, il mio Comune che Lei credo conosca, somiglia più a una brutta periferia di Milano che a un paese Siciliano. Tutti questi enti hanno di fatto cancellato le nostri tradizioni, le nostre abitudini ed il nostro modo di vivere rispetto al passato.
Ho voluto segnalare alcuni problemi del mio Comune, ma ogni Comune del Belice ha i suoi.
Mi rivolgo a Lei, On. Alfano, per il ruolo importante che ricopre nel più grande dei Partiti Italiani e Le chiedo formalmente un incontro con i Sindaci del Belice che potrà svolgersi nel luogo per Lei più comodo.

La ringrazio anticipatamente
Cordialmente
IL SINDACO Calogero Impastato