Il sindaco Valenti “da rivedere ora il riparto fra i comuni”

Immaginedi Francesco Graffeo
“Non ci sto”. Esordisce così il sindaco di Santa Margherita , Franco Valenti. “Non espleterei compiutamente il mio mandato di sindaco e non renderei un buon servizio alla mia città se non mi opponessi e denunciassi con forza l’assoluta illogicità ed incoerenza dei criteri di ripartizione delle somme stanziate per la ricostruzione del Belice”.

A poche ore dal 45esimo anniversario del terremoto, il primo cittadino di Santa Margherita alza la voce. “La mia città purtroppo dopo quasi mezzo secolo è ancora <dentro il terremoto> con tanti cittadini che sono in attesa del contributo per ricostruire la prima unità immobiliare e con opere di urbanizzazione primaria da realizzare per circa 18 milioni di euro. Sia chiaro – aggiunge Valenti – che non voglio dare inizio ad una “guerra tra poveri” o polemizzare con i colleghi sindaci, bensì desidero sensibilizzarli affinché si possa dare corso ad una nuova ipotesi di ripartizione che tenga conto delle vere ed attuali esigenze e non si rifaccia ad una situazione ormai obsoleta risalente al lontano 2007”. 

A Santa Margherita con l’ultimo finanziamento sono in arrivo  5,4 milioni (il 12% dei 45milioni previsti nella legge di stabilità). Una cifra irrisoria rispetto alle esigenze. Secondo la rilevazione che l’Ufficio Tecnico ha inviato all’Ente finanziatore presso il  Ministero delle Infrastrutture nel novembre 2010, per gli interventi di edilizia privata necessitano complessivamente 43 milioni di euro.

E’ un mio dovere garantire ai margheritesi una fognatura, una strada, una pubblica illuminazione, pertanto chiederò al coordinatore dei sindaci Nicola Catania, di porre all’ordine del giorno la questione di un’equa ripartizione affinché in futuro a Santa Margherita vengano riconosciute le risorse che le permettano di essere alla pari degli altri comuni terremotati”.