Fumata nera per l’Unione

Terre sicane(339) UNIONE DEI COMUNI TERRE SICANE
FUMATA NERA PER L’ELEZIONE DEL SUPER SINDACO.
INTANTO E’ GUERRA FRA CONSIGLIERI E SINDACI

Per la quarta volta nuova fumata nera all’Unione dei Comuni delle Terre Sicane per l’elezione del presidente della giunta. Al sindaco della cittadina termale Antonino Barrile, unico candidato presentatosi al vaglio dell’assemblea dei consiglieri dei 4 comuni di Menfi, Montevago, S. Margherita e Sambuca, sono andate 26 preferenze sui 45 consiglieri presenti. Assenti altri 20 consiglieri dei quali 12 di Menfi (quasi tutta la maggioranza, assenti per una scelta politica), 5 assenti di Montevago e 3 di Sambuca. Per l’Unione dei comuni, nata il 30 luglio 2003, una nuova pagina nera nella sua storia è stata scritta nelle oltre tre ore di discussioni, nel corso della seduta assembleare. Discussioni che sanciscono il forte stato di precarietà nello stare assieme, e numerosi ed insormontabili contrasti fra una parte del consiglio dell’unione da un lato e le proposte effettuate dai sindaci dall’altro lato. Se ne riparlerà venerdì 26 settembre, data già fissata, dopo l’esito positivo della richiesta di rinvio del consigliere Michele Ciaccio di S. Margherita, posta ai voti con 24 consensi favorevoli , 7 astenuti e 12 contrari. Ma andiamo alla cronaca della seduta iniziata con un breve excursus dal presidente dell’assemblea consiliare Antonella Migliore che ha evidenziato “il ruolo dato ai 65 consiglieri di scegliere il supersindaco come passo avanti del territorio belicino”. A seguire l’intervento del candidato Barrile che ha dato lettura del suo documento programmatico evidenziando la disponibilità ad una sua modifica, è sottolineando che l’indennità di carica degli assessori deve essere pari al gettone di presenza. Quindi le numerose arringhe dei consiglieri dei 4 comuni . “Per l’ennesima volta ci ritroviamo con un solo candidato, una assenza di competizione democratica” l’accusa del consigliere D’Antoni di S. Margherita. Sullo stesso tono Enzo Buscemi di Menfi, il quale ha chiesto agli altri 3 sindaci presenti la “condivisione della candidatura e del programma presentato”. A Enzo Buscemi ha subito replicato il sindaco Santoro evidenziando che “non ci sono spartizioni di poltrone, oltre la piena condivisione della candidatura e del programma letto da Barrile”. Per Botta, sindaco di Menfi, “il documento presentato è lo stesso di quello posto al vaglio dell’assise un anno fa circa. Nonostante le pecche dello statuto, sono per il coinvolgimento dei consiglieri, e per il conferimento all’Unione di ulteriori servizi, come fatto fino ad oggi. La mia maggioranza non è presente per un preciso significato politico. Menfi ha il diritto di avere riconosciuto un ruolo all’interno di questo territorio. Bisogna incominciare a pensare in maniera differente, con maggiore coinvolgimento nel rapporto con i consiglieri dell’Unione.” Per il Sindaco Maggio di Sambuca “su Barrile c’è un’ampia convergenza”. Duri i rilievi mossi a Barrile dalla consigliere Maggio di Sambuca “mancano i nomi degli assessori. La democrazia praticata non può essere solo predicata. Manca nel programma richiami contro la mafia e nessuna parola nei confronti della scuola e sull’evasione scolastica”. Per Vito Clemente, portavoce della maggioranza assente: “Menfi oggi ha una nuova maggioranza consiliare critica nei confronti di taluni metodi di gestione sovra comunali. La città risulta penalizzata dalle scelte politico programmatiche che riguardano ogni struttura di programmazione territoriale dei 4 comuni. Noi siamo per il rilancio dell’Unione che deve passare con il conferimento di ulteriori servizi”. Per il sambucese Vaccarooggi si cerca di eludere lo statuto. L’unione così com’è non può funzionare”. Per Martino Abruzzo: “io sono convinto che la gestione dell’Unione non ha dato i risultati sperati, penso che sia ancora un’occasione di sviluppo”. Nel corso del dibattito duro l’attacco del sindaco Santoro al suo collega Botta accusato di avere una grossa responsabilità: “E’ un momento molto delicato, stiamo giocando con il futuro delle nostre generazioni. Questa sera stiamo giocando pensante sull’Unione. Non condivido l’assenza dei consiglieri di Menfi”. Pronta la replica di BottaNoi rispediamo al mittente le accuse di responsabilità. Menfi ha mantenuto tutti i servizi ad oggi conferiti, non li ha sottratti come coloro che ci accusano. Non sarà Menfi ad affossare l’Unione”. Per Ventimiglia, presidente del consiglio di S. Margherita “l’Unione è al collasso. O la mettiamo in funzione o la chiudiamo”. Per Zinna di Sambuca “non esiste un’unità ne nei consiglieri, ne fra i 4 sindaci. Facciamo un referendum per decidere il futuro dell’Unione”. Screzi sono volati anche fra il presidente del consiglio di Menfi Nino Buscemi e il presidente dell’Unione Antonella Migliore, accusata di intervenire sui lavori consiliari. Accusa questa rigettata da Migliore. L’ex sindaco Buscemi ha evidenziato che “il nuovo statuto è stato fatto per depotenziare l’azione dei sindaci. Dimostrazione è che da quando è entrato in vigore, il funzionamento dell’Unione si è bloccato”. Per Di Vita, consigliere di S. Margherita anceh la proposta “che il presidente del consiglio venga eletto dai 65 consiglieri”. Poi il voto, e la bocciatura di Barrile. 

 Francesco Graffeo

7 commenti

  1. Santoro dice: non ci sono spartizione di poltrone dietro l’accordo che vede Barrile candidato.

    Io dico: torbito si…… e tutte le riunioni fatte per accordare la faccenda!!!!!! ….. a cosa sono servite. Vedremo si po si avvera questa storia del gal.

    Ma…!!!!!

    un ti fare canusciri puri ni lu dintornu, chi nuddu ci cridi chiù.

    SEC

  2. cu piglia un turcu è lo soi.

    Così cari sindaci portate anni di lavoro, spesi per la costituzione dell’Unione, a putt………..

    A. Li voti Turchi (chiddi chi pigliastivu)

  3. E’ evidente che non solo non c’è accordo, ma c’è una grande confusione, …………tra i sindaci (tu vai là, io vado quà,quà, al gall, l’altro poi si vede, tu aspetta un poco!. Non vi sembra una vera spartizione a tavolino, tipo appalti.

    L’unica proposta decente è stata quella del dott. Franco Zinna da Sambuca, “diamo parola ai cittadini attraverso un referendum” proposta piena di significato e di democrazia. Peccato che i sig sindaci, non mi sembrano tanto contenti, ……..Poi il solito san toro neosindaco al nulla, ora vuole fare il sindaco del gall. Ma al gall lo sanno che si fà chiamare franco scupetta. Una scupettata delle sue e i gall li stermina tutti !!!!!!

    Poi mi sembra tanto interessato e affezionato troppo a fare il sindaco del gall…….perchè?

    ma dopo salemi ancora colpi hai!!! ma se fare il sindaco eè un sacrificio, perchè vuole farne un’altro di sacrificio? voledo fare il sindaco del gall………………….. puzza c’è, puzza, cè!!!..boo bho.bhho……….. ma sta volta i voti chi gli le dà…………………

    Gatto Pardo

  4. Intanto anno sbagliato nome perchè doveva chiamarsi unione dei comuni terre siccagne perchè questo fantastico territorio ci a l’aqua e non può fare niente iniziamo da qui, tutti gli assessori avevano discusso che tutte le manifestazioni dei quattro comuni non dovevano coinidere invece coincidono esempio pratico carnevale a montevago e carnevale a santa margherita ognuno lo fa per i fatti suoi, festa della madonna delle grazie a montevago e festa di inycon a menfi.eccc eccccc ecccc Unione significa coincidere essere assieme e poi esere ognuno per i fatti suoi si dicevano che l’unione doveva servire per fare economia di debiti infatti ogni comune a i servizi per i fatti suoi però e bello dire unione. Ma rispondete a me cari sindaci con quale referendum avete deciso di fare l’unione io non vi votato Volete spiegarlo Vergonatevi poi dite che le casse comunali sono vuote quanto prima prenderete più di un onorevole

  5. Se fanno il referendum mi sa che ce ne sbarazziamo di questa cosa inutile dell’Unione dei Comuni.

    Dovrebbe servire a risparmiare e a migliorare i servizi.

    Certu, un cà chì!!!

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