Festa della Liberazione

ff48e6544ec5459d3bd77d50bfb4294b(1244)  Il 25 aprile è la Festa della Liberazione. Liberazione dell’Italia dall’occupazione tedesca.
Oggi vogliamo ricordare tutti quegli uomini e donne che sono morti allora, per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo e lo vogliamo fare ricordando quei partigiani agrigentini che persero la vita allora.


— SALVATORE CACCIATORE, nato ad Aragona il 23/03/1920, detto “Ciro”, che all’inizio del 1944 si trovava alla testa della formazione partigiana operante nella zona di Perarolo di Cadore e che poi fece parte del Battaglione “Gramsci” della Brigata “Nino Bixio”, in qualità di comandante del Distaccamento “Willy”. Dotato di grande coraggio, compì numerose azioni di guerriglia: la distruzione di un traliccio dell’elettrodotto ad alta tensione, posto alle pendici del monte Zucco, sabotaggi delle vie di comunicazione ed in particolare della strada statale di Alemagna, arteria di importanza vitale per i tedeschi, in quanto assicurava i collegamenti tra il Veneto e la Germania. Non mancarono azioni miranti a sottrarre le popolazioni alle angherie degli occupanti. Fu impiccato ad un lampione nella città di Belluno il 17/03/1945, dopo essere stato imprigionato con alcuni compagni nel covo dei torturatori della “Gestapo”, la caserma “Jacopo Tasso”. La città di Belluno ricorda il suo sacrificio con una targa applicata su un elegante palo di ghisa, posto sul marciapiede della Piazza dei Martiri;
— Il Carabiniere ARTURO GATTO, nato ad Agrigento il 05/04/1908, arrestato a Bologna dalla Polizia della Repubblica Sociale Italiana e fucilato il 23/02/1944;
— Il Carabiniere FRANCESCO ALI’ nato a Cammarata il 27/10/1918, arrestato nel grossetano e fucilato il 29/06/1944 a Firenze in località Cinque Vie;
— L’aviatore GIOVANNI VOLPE, nato ad Agrigento il 22/02/1924 catturato nel corso di un rastrellamento, a seguito di un’azione di guerriglia contro le truppe tedesche e passato per le armi il 28/04/1944 ad Avenale, in provincia di Macerata;
— LUIGI PENZILLO, nato a Racalmuto nel 1924, partigiano della Divisione “Aliotta”, Brigata “Capettini”, morto a Cella di Bobbio, nel comune di Varzi, il 03/12/1944;
— MICHELE GUDDEMI, nato a Ribera il 02/01/1922, catturato e fucilato da militi della “Sicherheit” il 12/02/1945 a Cascina Ottaviano di Rocca de’ Giorgi;
— CALOGERO ZAFFUTO, nato a Grotte l’8/02/1918, fucilato assieme ad altri nove partigiani a Tarcento (UD) l’1/02/1945;
— GIROLAMO AGLIATA, nato a Favara il 22/02/1915, fucilato dai nazifascisti il 31/01/1945 ad Imperia;
— GIUSEPPE ARGENTO, nato a Canicattì il 13/02/1920, impiccato dai fascisti il 22/08/1944 a Persero (TO);
— ALFREDO CAPITANO, nato a Santo Stefano Quisquina il 9/12/1920, portato dai tedeschi in un campo di concentramento e ucciso il 25/04/1945, giorno della Liberazione;
— VINCENZO DI MARCO, nato a Cammarata il 4/11/1921, morto il 09/02/1943;
— GIOVANNI FERRARA, ucciso dai tedeschi nella battaglia di Cefalonia nel 1943;
— CALOGERO GRACEFFO l’eroe Carabiniere di Agrigento, trucidato con altri sei compagni a Jesi il 20/06/1944;
— VINCENZO LO CICERO, nato a Casteltemini il 14/12/1920, ucciso il 02/03/1944 a Ruminato, nel torinese;
— GERLANDO MANDRACCHIA, nato ad Agrigento il 14/08/1923, morto in combattimento l’01/06/1944 nel nord Italia;
— PIETRO MARCHESE, di Licata, ucciso a 22 anni l’11/04/1944;
— LUIGI NARBONE, nato a Canicattì il 24/11/1921, passato alle armi dai tedeschi il 12/08/1944 a Ponte Foggia, in provincia di Pistoia;
— GIOACCHINO ORLANDO di Canicattì nato il 07/10/1922, morto in combattimento proprio il 25/04/1945 a Casale Monferrato;
— ALFONSO PIAZZA, fucilato per rappresaglia a Modena il 17/11/1944;
— RAIMONDO SAVARINO, di Licata, fucilato a 21 anni nel maggio del 1944 nella Piazza del Municipio di Borgonasca, nel genovese;
— LUIGI SPOTO, nato ad Aragona l’ 08/01/1924, fucilato in Lombardia il 27/02/1945