Entrano nel vivo……si avvicina il Premio Letterario "Giuseppe Tomasi di Lampedusa" 2011

422389f1 (2175) di Giacomo Giuffrida Samonà….
Entrano nel vivo, da oggi Martedì 2 agosto, le manifestazioni di contorno dell’edizione 2011 del Premio Letterario Tomasi di Lampedusa, che, secondo cartellone, ci accompagneranno sino a Sabato 6 Agosto, nella cui serata avverrà la cerimonia di premiazione dell’opera vincitrice, “Ma quale amore”, della scrittrice partenopea Valeria Carrello.

Fedeli all’impegno assunto coi lettori, seguiremo passo passo lo svolgersi dei vari appuntamenti, fornendo le necessarie anteprime ed i successivi commenti.

Cominciamo quindi dal 2 agosto, giorno nel quale, in un calendario tardivamente pubblicato sul sito comunale, è prevista, per le 10,30, “ Apertura della collettiva di pittura con Maniscalco e Pascal, (visitabile sino al 7 agosto) e l’Esposizione eccezionale del ritratto di G. Tomasi di Lampedusa, del Maestro Nicolò D’Alessandro, (sino al 5 settembre pv), per gentile concessione di Salvare Palermo e della Società Siciliana di Storia Patria, di Palermo”.

Tralascio, in questa sede, un commento sulla collettiva di pittura, riservandomi di relazionare in seguito i lettori, non potendo ovviamente, esprimere un opinione su opere ancora da vedere, pur riconoscendo sin d’ora l’inevitabile interesse e consensi, che i lavori dei due artisti da tempo riscuotono con i loro lavori.

Mi vorrei invece soffermare, sul secondo punto della giornata, ossia l’esposizione del quadro raffigurante Giuseppe Tomasi di Lampedusa, opera del Maestro Nicolo’ D’Alessandro.

Opera, a giudizio di semplice appassionato d’arte, bella nel rigore della sua semplicità veristica, propria della ritrattistica classica. D’Alessandro, ha colto, nella rappresentazione di Tomasi, la queta forza indagatrice di uno sguardo che ha visto e vissuto tante storie, e che sembra scrutare, quasi con sereno distacco, l’anima dell’osservatore. E’ un Tomasi sereno, nel pieno della sua maturità, quello che ci si propone dalla tela dell’Artista palermitano, che ha saputo cogliere, nella postuma rappresentazione dell’autore del Gattopardo e dei Racconti, (l’opera è del 2008), e che ci richiama ad alcune foto, pubblicate dal Prof. Gioacchino Lanza-Tomasi, (figlio adottivo ed erede morale dello Scrittore), nel suo interessantissimo volume “ I luoghi del Gattopardo” (ed.Sellerio 2001), soprattutto significativa la foto dello scrittore, scattata nel 1956 dal Prof. Lanza-Tomasi, riportata al n° 130 della sezione immagini del volume..

In effetti, il Maestro D’Alessandro, da noi raggiunto in un simpatico colloquio telefonico, ci confermava come per definire la rappresentazione pittorica dello scrittore, si sia avvalso della collaborazione dello stesso Prof. Lanza-Tomasi, attingendo ai suoi racconti diretti ed al consistente materiale fotografico su Lampedusa, in possesso dello stesso, onde poter cogliere il più possibile l’animus più interiore dello scrittore, ma soprattutto dell’UOMO, Lampedusa..

Interessante la storia della nascita di questo quadro, commissionato al Maestro dall’associazione “Salvare Palermo” onde poterlo esporre, come sede definitiva, nella quadreria dedicata ai palermitani illustri, (Famedio degli uomini illustri), presso la Biblioteca Comunale di Palermo di Casa Professa Nelle More del restauro dei locali dell’ex complesso gesuitico, destinati ad ospitare le numerose tele raffiguranti le personalità più illustri e rappresentative della nostra capitale isolana, l’opera è stata temporaneamente affidata ed ospitata, onde permetterne la fruizione al pubblico, presso la prestigiosa sede della Società Siciliana della Storia Patria di Palermo (pzza S. Domenico), alla gentilezza del cui Segretario Generale, Dott. Salvatore Savoia, si deve questo grazioso e simpatico prestito alla fondazione Parco Letterario Tomasi di Lampedusa. Lo stesso dott. Savoia, è peraltro l’acuto e brillante autore di una interessantissima biografia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, (ed Flaccovio), presentata proprio a Santa Margherita nell’edizione 2010 del Premio Letterario Tomasi di Lampedusa, ed alla cui recensione (Avanti Savoia !) rimandiamo a quanto a suo tempo pubblicato su queste pagine . (Avanti Savoia !).

Proprio il Dott. Savoia, in un rapido incontro nel suo uffcio,avuto il 27 luglio us, mi aveva simpaticamente mostrato, in anteprima, il quadro, che in prima battuta mi aveva colpito proprio per l’intensità dello sguardo, che mi ricordava quello di un analogo quadro, ma rappresentante un Lampedusa più giovane, dipinto a suo tempo da Casimiro Piccolo di Calanovella, fratello del Poeta Lucio Piccolo, ecugino di Tomasi, quadro persosi durante l’ultima guerra, e del quale ci restano solo alcune foto.

Ma torniamo al nostro quadro, ed al suo Autore. Nel simpatico colloquio avuto, il Maestro D’Alessandro ci ha manifestato il suo rammarico per aver appreso solo da noi, in quel momento, dell’esposizione del quadro, e non tanto per l’esposizione dello stesso, quanto per il fatto che nessuno degli organizzatori della manifestazine abbia sentito il dovere, oltre che il piacere, di invitare l’Autore dell’opera, tenuto peraltro conto di come lo stesso, in occasione dei festeggiamenti del 400° anniversario della fondazione di Santa Margherita, avesse donato, mercè l’interessamento del Prof. Bonifacio, gratis et amore dei, una sua opera allo stesso Comune. Si sarà “sicuramente” (almeno “presumo”) trattato di una “dimenticanza” dettata più che da voluta scortesia , dalla freneticità dei preparativi per l’evento clou dell’estate margheritese; lo vogliamo fortemente credere, ed in questo senso abbiamo rassicurato il deluso ma combattivo Maestro, che ci ha contraccambiato con questa belle foto sua e dell’opera che si và oggi ad esporre a Palazzo Cutò, oltre ad altro materiale fotografico assolutamente inedito, relativo alla presentazione a suo tempo fatta dell’Opera presso la Società Siciliana di Storia Patria, presenti tanto L’Autore che il Dott. Savoia ed il Prof. Lanza Tomasi.

Di seguito una biografia del Maestro D’Alessandro. Nicolò D’Alessandro nasce a Tripoli (Libia) da genitori siciliani nel 1944. Vive a Palermo. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1961 esponendo per invito a numerose collettive nazionali ed internazionali in Italia e all’estero. Ha firmato scene e costumi di spettacoli teatrali. Collabora come direttore artistico per alcune case editrici. Svolge un’intensa attività grafica curando oltre cento libri con copertine e disegni, più di ottanta impaginazioni e numerosi manifesti.
Si é sempre interessato parallelamente di ricerca estetica, contribuendo con scritti critici. Numerosi disegni sono stati pubblicati in riviste, giornali e libri in Italia e in molti altri paesi. Dal 1963 ha tenuto ottantacinque mostre personali e oltre centosettanta collettive su inviti di gallerie, enti ed istituzioni culturali, in Italia e all’estero, Si citano le più significative. Nel 1980, a Palermo, l’Opera Universitaria ospita “La Nave dei Folli” e nel 1981 l’Accademia BB. AA. della stessa città propone numerosi disegni ed acqueforti dal 1973 al 1980.
Ampio consenso critico ed artistico suscitano le mostre personali di Bucarest (1981) e Budapest, Amsterdam (1982) ed ancora quelle di Belgrado, Zagabria (1983); New York (1985); Mosca (1988); Praga (1989); Presov, Novj Jicin, Radhostém, Plzen, Pisek, Humenné (1990); Brno, Kosice, Benejov u Pray, Bratislava (1991); New York (1992); Palermo (1996); Tichy, Olkutz, Madrid, Cracovia (1997), Rimini (1999), Palermo (2001). Piombino (2002), Catania, Cefalù (2003). Trapani, Varsavia (2005), Caltanissetta (2006).
E’ autore del disegno a china e china colorata: La Valle dell’Apocalisse (metri 83,50 x metri 1,50), iniziato il 6 novembre 1989 ed esposto in anteprima assoluta a Racalmuto (1991). L’opera definitiva é stata esposta in anteprima mondiale a New York (1992). E’ il disegno più lungo del mondo.
Ha partecipato a circa centosessanta collettive. Vastissima la bibliografia. Molto é stato scritto sul suo lavoro in Italia e all’estero. Tra le varie pubblicazioni: Una favola, edizione interdisciplinare di documentazione e di ricerca culturale, Palermo, 1973; Situazioni della pittura in Sicilia (1940-1970), Célèbes Editore, 1975; Frammenti di memoria praticabile, Ila Palma, 1982; Giocolieri, Ila Palma,1985; Imprecisioni ed appunti, Ila Palma, 1986; La Casa sulla collina, Cross-Cultural-Communications, New York,1988; Pensieri come virgole, Ila Palma,1989; Pittura in Sicilia (dal futurismo al postmoderno), La Ginestra, 1992; Favole ed altre favole, Edizioni dell’ Arrotino, 1993; La valle nelle memorie dei visitatori in La Valle dei Templi, Sellerio Editore, 1994; La Valle dell’Apocalisse (il disegno più lungo del mondo) Cross-Cultural-Communications, New York, 1995; Intervista in Oltre il Chador, Edizione Torre Archirafi, 1995; Emergenza cultura a Palermo, Nicola Bravo Editore, 1995; La Regina e le sue ancelle in Agrigento, Edizioni Ariete, 1995; La Valle dell’Apocalisse (racconto), Edizioni Mazzotta, 1996; Viva Palermo e Santa Rosalia in Raccontiamo Palermo, Nuova Ipsa Editore, 1996; Nel Cuore della Città Antica (La poetica di De Angelis), Edizioni DEA, Palermo 1997; Un incanto tra Sicilia e Africa in Isole Pelagie, Viaggio in Sicilia, Edizione Ariete, 1998; Intorno alle pratiche sparse di Francesco Carbone, Fiumare d’Arte, 1998; La Luce nel Nero (Tino Signorini) Edizioni TIESSE, Palermo 1998; Artisti siciliani nel secondo “900”(X° volume) in Storia della Sicilia, Editalia, 1999; Transiti (Lorenzo Guzzo), Palermo 2000; Affabulanti teche del silenzio e del dolore (Carmela Corsitto), Enna 2000; Innamorato di un’alga in Amori, 2001; Introduzione in Palermo (Michele Lessona), Coppola Editore, Trapani, 2001; Transiti tra casualità, rigore e lamiere rugginose (Totò Vitrano), Edizione Scirocco, 2002; Pattern senza direzioni (Matilde Trapassi), Elledizioni, Palermo, 2003;Bestiario marino (Patrizio di Sciullo), Edizioni Mazzotta, 2004; Artisti Contemporanei, Cefalù, 2004; Tra etica ed estetica, (Percorsi Etici di Giuseppina Radice) Edizioni Mazzotta, Catania, 2005; Sculture e disegni, (Edo Janich), Art Gallery Seledi, Palermo, 2005; Il gioco delle apparenze (Laura Arancio), Palermo, 2005; Dal disegno alla pittura (Antonio Cutino), Palermo 2005; Esplorazione di un percorso tematico (Gaetano Lo Manto), Palermo 2005; Dall’equivoco dell’informale ai racconti frattali (Nino Parlagreco), Bagheria 2005; Omaggio alla Pop Art in Bart Man (Bartolomeo Manno), Palermo, 2006; Emigrazione, un dramma antico (Giuseppe Agozzino) 2006;Passeggiata nei territori immaginativi (Gabriella Patti)

422389f1 422389f1 422389f1 422389f1 422389f1 422389f1 422389f1