E ora Libera nel Belìce è una realtà…

liberaSMB-MON(1469) di Benny Calasanzio…
La notizia della nascita di un nuovo presidio di Libera in una qualche parte d’Italia è sempre una lieta nuova. Vuol dire che un gruppo di persone non teme di mettere le proprie facce accanto alla parola composta “antimafia”.
Ogni presidio è una pernacchia ai mafiosi e una mano sulla spalla a tutti i familiari delle vittime di mafia.12082010090 Il fatto che da qualche mese abbia visto la luce il presidio di Santa Margherita Belice e Montevago ha però un gusto tutto particolare. Ha il gusto della rivincita, della riappropriazione del territorio, dello schiaffo morale a cosa nostra. Perchè Santa Margherita e Montevago da tranquilli paeselli di provincia, meta del turismo di “ritorno” degli emigrati nei mesi estivi, si sono scoperti capitali provinciale di cosa nostra.

E’ ancora fresco il ricordo della brillante operazione antimafia denominata “Scacco Matto” che ha decapitato tutto il mandamento mafioso del Belice, portando agli arresti pericolosi presunti mafiosi dei due paesi: Antonino Maggio (di Sambuca ma sposato a Santa Margherita) Gino Guzzo, presunto capo della famiglia di Montevago e del mandamento del Belice, Antonino Gulotta, di Montevago, Giuseppe La Rocca, di Montevago, Giuseppe Clemente, di Montevago, Pasquale Ciaccio, presunto capo della famiglia di Santa Margherita Belice, Vitino Cascio, di Santa Margherita Belice, Francesco Fontana, di Partanna ma dipendente di Cascio, Giuseppe Morreale, di Santa Margherita Belice.

Dopo la grande manifestazione antimafia organizzata da Il Movimento proprio a ridosso dell’operazione, ora l’impegno antimafia del Belice si concretizza e si da una struttura stabile. Nato per iniziativa di Antonella Borsellino, figlia e sorella di Giuseppe e Paolo Borsellino, imprenditori uccisi da cosa nostra a Lucca Sicula nel 1992, il presidio di Libera ha già attirato tanti giovani e meno giovani che hanno deciso schierarsi apertamente contro cosa nostra in realtà difficili come le nostre, in cui un caffè al bar con il mafioso è ben tollerato e difficilmente rifiutato. E il battesimo del nuovo presidio non poteva che essere di fuoco; ieri sera a Montevago, a casa del presunto capo mandamento, durante il Summer Music Contest organizzato dall’associazione “360°”.

E’ questa sera la seconda e ultima giornata della kermesse musicale, con lo stand di Libera che riproporrà i prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia e materiale informativo che ieri hanno fatto si che proprio il “tendone” di Libera fosse quello più visitato.

1 commento

  1. Con enorme piacere ho visto e visitato in piazza a Montevago lo stand di Libera.
    Auguro ai promotori di ricevere tante adesioni per il prezioso lavoro che svolgono per la legalità nel nostro Paese.

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