Chi ride è un assessore; aspetta l'Estate in città

p018_1_00(2231) di Francesco Sciara….

Il programma di manifestazioni ed eventi dell’Estate Margheritese 2011, organizzati dall’Amministrazione Santoro e dall’assessore Baldo Cacioppo, volge al termine. Una serie di manifestazioni e spettacoli, tranne alcune eccezioni, in tono minore. Non all’altezza della Città del Gattopardo e di un paese che si vanta di essere città d’arte e turismo. Gli emigrati, ritornati in paese per le ferie, gli sparuti turisti e i vacanzieri hanno assistito ad un’edizione di “Estate in Città” che si è rivelata più che altro un “….Aspetta l’Estate in Città”. Poche le manifestazioni degne di nota, capaci di attirare gente dai paesi limitrofi. In piazza Matteotti e nel centro storico si è vista poca gente e pochi giovani che hanno preferito recarsi in altri comuni per assistere ad eventi e spettacoli musicali di un certo spessore con protagonisti cantanti e artisti di fama nazionale. Il basso profilo delle manifestazioni si evince anche da un altro aspetto. Da diversi anni, la Regione Siciliana tramite l’assessorato regionale al turismo, sport e spettacolo organizza il grande evento del Circuito del Mito. L’edizione 2011, prevede circa 170 produzioni, per un totale di 600 serate,  che si svolgeranno nei luoghi più belli e suggestivi della Sicilia. Da luglio ad ottobre, in tantissimi comuni siciliani, si svolgeranno manifestazioni culturali, teatrali, musicali e di spettacolo che avranno come scenario piazze storiche, palazzi, castelli, aree archeologiche, chiese, cantine e fari. Tra i tanti comuni inseriti nel cartellone degli eventi, consultabile al sito dell’assessorato regionale del turismo sport e spettacolo e all’indirizzo internet  ilcircuitodelmito.it, figurano, tra gli altri, Salaparuta, Eraclea Minoa, Gibellina, Salemi, Menfi, Sciacca. Manca Santa Margherita di Belìce. I margheritesi, ed i vacanzieri e turisti che transitano per il paese del Gattopardo, per partecipare al Circuito del Mito si devono spostare nei comuni vicini. Oppure, viaggiando con la fantasia, si devono “immaginare” di fare una sorta di giro turistico percorrendo il “Circuito del Mito Margheritese”. Si, anche Santa Margherita, per non essere seconda a nessuno, ha il suo Circuito del Mito. La partenza è prevista sotto la scalinata della Chiesa Madre.  Si percorre, via San Francesco, si scende per via Giuseppe Verdi dove, guarda caso per ironia della sorte, c’è l’attività commerciale Arredi Mito. Si prosegue percorrendo  tutto il Corso D’Ante Alighieri per poi svoltare e salire per via XV Gennaio e via Libertà. Ecco il “Circuito del Mito Margheritese”. p018_1_00 Turisti, vacanzieri e residenti, approfittando degli sconti, se non altro hanno la possibilità di fare degli ottimi acquisti e dare una boccata d’ossigeno all’economia margheritese. Dal Circuito del Mito all’Estate Margheritese 2011 è sempre la stessa musica. Fatta di note stonate.  Così, mentre ad esempio i comuni di Ribera, Menfi, Partanna, ed altri, organizzano manifestazioni culturali, spettacoli musicali, sagre e feste di un certo rilievo, a Santa Margherita di Belìce c’è il deserto di spettatori e di gente. I comuni di Ribera, Menfi e Partanna, tanto per citarne alcuni, hanno, da diversi mesi, allestito una adeguata e martellante campagna d’informazione e di pubblicità diramata attraverso la televisione e la stampa. E già prima dell’inizio dell’estate si pubblicizzava  ad esempio il Pizza Fest di Seccagrande a Ribera che si tiene a metà settembre. Nel paese del Gattopardo e del Cafè House la programmazione ha fatto passi da gigante. Si è passati dai volantini in bianco e nero, uno con il programma di luglio e uno con il programma di agosto, degli anni scorsi, a volantini e locandine a colori affissi soltanto negli esercizi commerciali locali. Una capillare e massiccia campagna pubblicitaria e informativa che si è diffusa a macchia d’olio raggiungendo  perfino le contrade Cannitello, Senia, Gulfa, Dragonara, Giacheria, Itria e Luni. Ma forse, è meglio così. Che senso avrebbe spendere soldi, in tempi di grave crisi economica, per attirare gente dai paesi limitrofi ed i turisti, se poi una volta giunti a Santa Margherita di Belìce devono trovare ville, chiese e monumenti chiusi o semi-chiusi alla pubblica fruizione. Dicevamo della crisi economica. Il Comune – è il solito ritornello degli amministratori – non ha soldi. Specie adesso che con la vicenda delle “cartelle pazze” c’è il rischio che il bilancio comunale venga “azzoppato”.  E, del resto, nessuno si attiva e si prodiga per chiedere e reperire finanziamenti  dalla Provincia, dalla Regione o da altri enti pubblici e privati. Cosa che fanno puntualmente, attivandosi per tempo, altri comuni siciliani, come si evince dai loghi inseriti nei manifesti. Che testimoniano i finanziamenti ottenuti. I soldi per l’Estate Margheritese, 30 mila euro, sono gravati sul bilancio comunale. Soldi attinti, in massima parte, dal capitolo dei fondi di riserva che dovrebbe essere utilizzato per ben altre e più urgenti necessità. Sono ormai lontani i tempi degli spettacoli di Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Edoardo Bennato, Fabio Concato, ecc.. Eventi musicali di grande spessore che hanno visto arrivare a Santa Margherita migliaia di persone che hanno gremito Piazza Matteotti e il centro storico. In quelle occasioni, si ricorderà, le macchine e gli autobus erano posteggiati fino in periferia.  I bar e gli esercizi pubblici, dopo aver svuotato i loro banconi, hanno chiesto aiuto e rifornimenti ai “colleghi” della vicina Montevago. Fatti noti e risaputi. Ma c’è sempre chi farà orecchie da mercante e con il solito sorrisino dirà la classica battuta: “Sempre le solite critiche distruttive”. Non siamo forse a Santa Margherita di Belìce, città d’arte e turismo, città del Gattopardo e del Cafè House, paese dei fichidindia e della vastedda.  Non abbiamo già tanta fama e tanta gloria. Per l’edizione 2011 dell’ “Aspetta l’Estate in Città” ci basta e ci avanza. Per il 2012, sono in cantiere altri “effetti speciali” e, si spera, sarà tutta un’altra musica. Con meno sorrisi e più fatti. 

2 commenti

  1.  

    C' è solo un aggettivo per definire l'amministrazione Santoro con i suoi assessori, i suoi direttori e i suoi amici: Fallimentare

     

    Il sindaco del pane, lavoro e prospettive, con i suoi seguaci ha fatto retrocedere Santa Margherita in serie c, ha prodotto solo parole. Se ogni sua parola, ogni suo impegno, ogni sua promessa si fosse realizzata, il nostro paese sarebbe un paradiso terrestre. Invece è un Inferno di desolazione, triste, vuoto deriso dalle realtà dei paesi limitrofi. Santoro ha avuto la capacità di affossare santa Margherita in un solo mandato amministrativo. E non rimane che auspicare una sola cosa, non rimane che pensare un solo pensiero: Andatevene tutti a casa.

     

    • Hanno demolito le manifestazioni estive, 4 estate tristi senza belle e importanti manifestazioni. Pochissima gente in paese perchè non gli si proponeva nulla. Anche quest'anno c'era più gente a Montevago nel nostro paese. Solo dilettantismo, approssimazione, disorganizzazione.

    • La pecora, la zootecnia, la festa e l'economia del ficodindia con grande impegno le hanno eliminate, le hanno fatto scomparire, ci voleva Santoro per raggiungere questi penosi traguardi.

    • Trasparenza amministrativa pari a zero.

    • Soldi spesi per viaggi e viaggetti istituzionali, in Italia e all'estero, tantissimi soldi che messi assieme fanno invidia alla peggiore Casta politica.

    • Ville e spazi verdi chiusi e degradati.

    • Premio letterario il Gattopardo ridotto prima a sagra paesana, poi ad appendice del carnevale di Sciacca. E' passato da internazionale a paesano. Madonna come si è ridotto !!!! pur rispettando la scrittrice premiata, come si fa a premiare questa, quando la letteratura è piena di grandi geni. Però tutto ciò è normale e prevedibile se si guarda a chi l'ha organizzata.

    • Quest'anno è stato il festival della presentazione, un esibizionismo sfrenato, esagerato al di la di ogni buon gusto, che ha portato a condurre di tutto e di più, ogni sera, in ogni luogo. E' stata senza limiti. Un presenzialismo esagerato che è stato invadente. Solo apparenza senza contenuto, infatti è riuscita nell'impossibile e nell'incredibile: ha definito Francesco Crispi garibaldino. No, no, no, no, no, !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! non si può arrivare a questo.

    • Questa amministrazione Santoro, sindaco di sinistra(o) l'unica in Italia che nei 150 anni dell'unità d'Italia ha celebrato i Borboni. Anche in questo l'amministrazione è riuscita nell'impossibile e nell'incredibile.

    Questo è solo parte del male che l'amministrazione Santoro ha fatto ai margheritesi.

    Per fortuna che sta………………

    questa considerazione continuatela voi.

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