Antenna di telefonia: sopralluogo dei tecnici dell’Arpa. Il sindaco assente.

01 (1)(2072)         di Francesco Graffeo
Mentre il “suo popolo” protesta davanti l’antenna per farla “delocalizzare”, Lui  ha impegni “troppo istituzionali” per partecipare al sopralluogo dei tecnici dell’ARPA. Tecnici che nella calda mattinata di ieri, sono venuti a Santa Margherita di Belice. Specialisti chiamati per misurare il livello radioelettrico emesso da una antenna installata in contrada Luni. Eppure LUI, questa volta non potrà dire che non ne sapeva niente, come è successo alcuni mesi fa, quando gli è stato chiesto conto e ragione dell’autorizzazione che il suo ufficio tecnico ha rilasciato all’operatore telefonico sulla base della quale dopo tutti i pareri regionali,  ha eretto l’antenna.

LUI,  il primo cittadino, il signor Franco Santoro, che per legge, è il responsabile numero uno della salute del suo popolo, LUI che 4 anni fa è stato eletto a FUROR DI POPOLO”, era assente. 
Fra gli ufficialmente invitati dal suo dirigente del settore tecnico,  con tanto di nota protocollata al comune  il 31-05-2011 n. 8316 vi erano: il SINDACO (risultato assente),l’assessore all’urbanistica (presente), il direttore generale del comune (assente) , il presidente del Consiglio Leo Ventimiglia (assente), i consiglieri comunali (tutti assenti),la capogruppo del comitato cittadino Erina Montalbano (presente), e fuori invito tanti cittadini presenti.
Erano presenti coloro che hanno raccolto le firme contro l’impianto ripetitore di telefonia mobile. Cittadini e giovani ragazze che hanno anche  protestato dentro l’aula consiliare, mentre oggi l’impianto e li a funzionare dopo tutte le autorizzazioni di legge. Autorizzazioni allora  sconosciute, perfino, dal sindaco Franco Santoro che precisò alla stampa:  “Si tratta di un atto tecnico gestionale e non politico”.  Una frase questa, non digerita dal suo popolo, che quattro anni fa si spellava le mani, per lui e per il su team, mentre dal palco di via Libertà si rivolgeva alla folla per essere osannato.  “Com’è stato possibile la pianificazione e l’attecchimento nel nostro territorio di iniziative imprenditoriali di tal genere senza alcuna preventiva concertazione con l’Amministrazione Comunale e senza che la popolazione residente sia stata debitamente informatahanno gridato in questi mesi  i componenti del comitato. Come dire, come è possibile che in Italia ogni qual volta si installa un impianto l’Amministrazione scende al fianco dei cittadini, e qui, a Santa Margherita di Belice,  il popolo si trova il fianco (per essere eleganti)  scoperto? 

Oggi i funzionari dell’Arpa hanno condotto delle misurazioni strumentali. 
 “Valori ampiamente entro la norma”. Questo il dato accertato dai funzionari dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) arrivati in  mattinata a S. Margherita, per effettuare un sopralluogo tecnico in contrada Luni, dove è stato installato l’impianto ripetitore di telefonia mobile. Diverse le misurazioni effettuate con la strumentazione di precisione. Ma tutte hanno dato esito negativo. Infatti hanno spiegato i funzionari “che i livelli di campo elettromagnetico prodotti dalle emissioni degli impianti devono risultare sempre inferiori al valore di 20 V/m (volt/metro) in aperta campagna, mentre nelle aree di pertinenza di abitazioni, asili, scuole o comunque frequentate per un periodo di tempo superiore alle 4 ore giornaliere, i livelli di campo elettromagnetico devono essere sempre al di sotto di 6 V/m”. Ora dalle misurazioni è emerso che a circa 50 metri dall’impianto, il valore è di 0,6 V/m , a 106 metri in prossimità della prima abitazione del nuovo centro abitato, il valore medio si attesta  a 0,67 V/m e sul terrazzo della stessa abitazione a 1,09 V/m. Un valore molto al di sotto del limite massimo stabilito dalla legge. L’impianto emette una potenza complessiva di poco superiore a 200 watt . In sede di accertamento comunque tutti hanno constatato l’insorgere di un nuovo problema. La rumorosità dell’impianto elettrogeno che alimenta costantemente il ripetitore di telefonia.Una problema, dicono i residenti che ci assilla. Non riusciamo più ad avere sonni tranquilli da quando è stato attivato l’impianto”. “Vogliamo che ci sia una delocalizzazione dell’antenna è la posizione inamovibile del comitato che già ha evidenziato di ricorrere anche in sede civile, per fare valere le loro ragioni sul diritto di prelazionenell’acquisto del suolo, dove poi è stata ubicata l’antenna.

Tutto questo mentre il sindaco Santoro era trattenuto altrove da alti impegni istituzionali. Noi accaldati lo abbiamo visto in giacca e cravatta, colloquiare al ritorno del sopralluogo effettuato anche a San Calogero. Lui  si trovava in via San Francesco di fronte il Banco di Sicilia. E ci ha salutati  cordialmente. Buon lavoro Sindaco!!!!! 
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