A proposito dell’amianto nel Belice

Giro-tra-i-ruderi-di-SMB-Bruttezze-9 Da sempre sul Movimento abbiamo cercato di segnalare depositi di amianto, abbiamo cercato con diversi articoli di sensibilizzare i concittadini, e anche oggi cosi faremo, riportando due articoli che hanno vivacizzato la politica nazionale a riguardo proprio l’amianto del Belìce.
Il primo articolo è della deputata Gea Schiro Planeta che cosi scrive “Poco soddisfatta delle risposte alla mia interpellanza sul Belice”  Il 2 Luglio scorso ho presentato una interpellanza urgente, come primo firmatario, alla Camera dei Deputati per il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Tutti ricorderete il tragico terremoto che ha sconvolto la valle del Belice nel 1968, nel comune di Montevago, che ha pagato il più alto numero di vittime, moltissime case distrutte dal sisma sono state sostituite grazie alla solidarietà dei giornali Il Tempo, Il Piccolo di Trieste, e l’Eco di Bergamo, con edifici prefabbricati forniti di coperture in amianto ad oggi esistenti.Con il tempo però tale materiale si è rivelato nocivo per la salute dell’uomo per la sua proprietà di rilasciare fibre che, se inalate, possono provocare patologie gravi ed irreversibili. Dopo più di vent’anni dall’entrata in vigore della legge n. 257 del 1992 che ha messo al bando l’amianto nel nostro Paese, le bonifiche sono troppo lente e i dati relativi ai siti da bonificare non ancora definitivi. La legge prevedeva che entro 180 giorni ogni regione dovesse predisporre uno specifico piano per il censimento e la rimozione dell’amianto. Ma questo non è avvenuto e in molti casi la legge è stata totalmente disattesa; è pertanto urgente la riqualificazione di tali fabbricati tramite un’opera di bonifica da compiere al più presto per tutelare gli abitanti e l’ambiente.
Chiediamo di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se si intendano assumere le iniziative di competenza per monitorare la situazione e per stanziare specifiche risorse idonee allo scopo di porre in sicurezza i fabbricati ove sia presente amianto, come quelli del comune di Montevago, in modo da dotarli di coperture a norma di legge.Ad oggi, non mi ritengo soddisfatta dalle risposte avute alla mia interpellanza, il livello della gravità della situazione resta alta, la presenza di strutture di ogni tipo contenenti amianto sono distribuite in diverse forme e il loro smaltimento resta ancora lontano. Bisogna stanziare dei finanziamenti per risolvere al più presto questa situazione. L’inadeguatezza di un sistema politico in Sicilia, che non ha funzionato mortificando la qualità della vita pubblica, ci obbliga ad un principio di responsabilità nei confronti della cittadinanza.

L’altro articolo  invece riporta che sono “In arrivo 50 milioni per i comuni della valle del Belice”. Il presidente della commissione Territorio e Ambiente al Senato, Giuseppe Marinello ha presentato un emendamento con lo scopo di definire un programma di interventi per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto e dell’eternit derivanti dalle dismissioni delle baracche costruite nella valle del Belice. Previsto un finanziamento di 50 milioni di euro nell’ambito delle risorse del fondo per lo sviluppo assegnate alla Sicilia. Il riparto delle somme ai singoli comuni della valle del belice sarà stabilito in base alle quote determinate dal Ministero delle infrastrutture.

1 commento

  1. Purtroppo la sintesi della seconda notizia di Marinello è un po’ sempliciotta. L’autore della notizia ha dato per scontato poi ciò che è un “emendamento”. E poi non si tratta di complessivi 50 milioni di euro in arrivo per decontaminare il belice… ma di molto meno, anche se speriamo che arrivino visto che di amianto da eliminare c’è ne … tanto!

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