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  1. La SICILIA di venerdì 28 settembre 2007 pag 35.

    S. MARGHERITA BELICE

    Iniziative

    antimafia

    Santa Margherita Belice. Manifestazione antimafia a Santa Margherita Belice promossa dal gruppo giovanile «Il Movimento».

    Le due giornate di sensibilizzazione e di studio per combattere il fenomeno mafioso sono state organizzate appositamente nel centro della Valle del Belice dove cinque anni fa le forze dell’ordine interruppero il summit di mafia che ratificò la nomina di Maurizio Di Gati a capo della mafia agrigentina e che portò all’arresto di numerosi affiliati.

    Il tema, di cui si andrà a discutere sabato e domenica prossimi, è «Mafia e antimafia, tra ieri e oggi».

    Sono numerose le iniziative in programma. Per sabato, alle ore 20,30, al teatro San Alessandro, avrà luogo la proiezione del documentario «Lezione sulla mafia» di Paolo Borsellino.

    Seguirà un incontro con Rita Borsellino. Alle 23, in via Libertà, prenderanno il via i concerti musicali con i Vinilica, Kola e Secondanima.

    Domenica 30 settembre, sulla piazza intitolata a Francesca Morvillo, avrà luogo una minimaratona di bici che si snoderà per le vie della cittadina, con arrivo in piazza Emanuela Loi dove i giovani de «Il Movimento» pianteranno un cespuglio di rosa canina.

    Alle 18 al teatro San Alessandro è in programma un forum dal tema «Le metamorfosi del fenomeno mafioso nel tempo».

    Vi prenderanno parte Umberto Santino, Riccardo Orioles, Nadia Furnari, Antonio Lo Monaco, Michela Buscemi, Margherita Asta, Antonella Borsellino. A fine forum, la sottoscrizione di un documento comune contro la mafia e la premiazione degli alunni delle scuole per i migliori disegni e componimenti.

    E. M.

  2. La SICILIA di venerdì 28 settembre 2007 pag 35.

    S. MARGHERITA BELICE

    Iniziative

    antimafia

    Santa Margherita Belice. Manifestazione antimafia a Santa Margherita Belice promossa dal gruppo giovanile «Il Movimento».

    Le due giornate di sensibilizzazione e di studio per combattere il fenomeno mafioso sono state organizzate appositamente nel centro della Valle del Belice dove cinque anni fa le forze dell’ordine interruppero il summit di mafia che ratificò la nomina di Maurizio Di Gati a capo della mafia agrigentina e che portò all’arresto di numerosi affiliati.

    Il tema, di cui si andrà a discutere sabato e domenica prossimi, è «Mafia e antimafia, tra ieri e oggi».

    Sono numerose le iniziative in programma. Per sabato, alle ore 20,30, al teatro San Alessandro, avrà luogo la proiezione del documentario «Lezione sulla mafia» di Paolo Borsellino.

    Seguirà un incontro con Rita Borsellino. Alle 23, in via Libertà, prenderanno il via i concerti musicali con i Vinilica, Kola e Secondanima.

    Domenica 30 settembre, sulla piazza intitolata a Francesca Morvillo, avrà luogo una minimaratona di bici che si snoderà per le vie della cittadina, con arrivo in piazza Emanuela Loi dove i giovani de «Il Movimento» pianteranno un cespuglio di rosa canina.

    Alle 18 al teatro San Alessandro è in programma un forum dal tema «Le metamorfosi del fenomeno mafioso nel tempo».

    Vi prenderanno parte Umberto Santino, Riccardo Orioles, Nadia Furnari, Antonio Lo Monaco, Michela Buscemi, Margherita Asta, Antonella Borsellino. A fine forum, la sottoscrizione di un documento comune contro la mafia e la premiazione degli alunni delle scuole per i migliori disegni e componimenti.

    E. M.

  3. Tratto da AGRIGENTO NOTIZIE

    Manifestazione antimafia nella terra del Gattopardo

    24/09/2007 09:37 – Cronaca – Santa Margherita di Belice

    Manifestazione antimafia nella terra del Gattopardo, dove fu interrotto dalla polizia, nel 2002, il summit mafioso che ratificò la nomina di Maurizio Di Gati (allora latitante, oggi pentito) a capo della cupola agrigentina.

    Una due giorni per discutere di “Mafia e anti-mafia tra ieri e oggi”, il 29 e il 30 settembre, a Santa Margherita di Belice. L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo giovanile “Il Movimento”. “Oltre a tutta la cittadinanza – scrivono sul loro blog i ragazzi de “Il Movimento” – inviteremo maggioranza ed opposizione per far capire a chi ancora ne avesse dubbio, che il nostro paese è contro la mafia, e i mafiosi qui non hanno diritto di cittadinanza. E’ una grande sfida che abbiamo deciso di lanciare a noi stessi, a noi margheritesi che spesso in passato abbiamo taciuto e fatto finta di nulla”. Numerose le iniziative in programma. Sabato 29 settembre: ore 20.30, teatro S. Alessandro, proiezione documentario “Lezione sulla mafia” di Paolo Borsellino, seguirà un incontro con Rita Borsellino. Dalle ore 23.00, in via Libertà, al via i concerti musicali con i Vinilica, Kola e i Secondanima. Domenica 30 settembre: ore 09.00, in piazza Francesca Morvillo, una minimaratona in bici per le vie del centro cittadino, con arrivo previsto alle 11.00 in piazza Emanuela Loi, dove i giovani de “Il Movimento” pianteranno un cespuglio di rosa canina. Alle ore 18.00, al teatro S. Alessandro, il forum dal tema: “Le metamorfosi del fenomeno mafioso nel tempo”. Interverranno: Umberto Santino, presidente Centro Studi “Peppino Impastato”; Riccardo Orioles, giornalista e storico dell’antimafia; Nadia Furnari, presidente associazione “Rita Atria”; Antonio Lo Monaco, presidente del centro studi “Pio La Torre”; Michela Buscemi, sorella di Totò e Rodolfo vittime della mafia; Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo e sorella di Giuseppe e Salvatore, vittime della mafia; Antonella Borsellino, figlia di Giuseppe Borsellino e sorella di Paolo, entrambi vittima della mafia. A margine del forum, la sottoscrizione del “Documento di impegno per le amministrazione locali contro la mafia” e la premiazione dei ragazzi delle scuole. per il “Miglior disegno” e il “Miglior componimento”. L’iniziativa si chiuderà con il concerto dei Cotton Club.

    Calogero Giuffrida

  4. Tratto da AGRIGENTO NOTIZIE

    Manifestazione antimafia nella terra del Gattopardo

    24/09/2007 09:37 – Cronaca – Santa Margherita di Belice

    Manifestazione antimafia nella terra del Gattopardo, dove fu interrotto dalla polizia, nel 2002, il summit mafioso che ratificò la nomina di Maurizio Di Gati (allora latitante, oggi pentito) a capo della cupola agrigentina.

    Una due giorni per discutere di “Mafia e anti-mafia tra ieri e oggi”, il 29 e il 30 settembre, a Santa Margherita di Belice. L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo giovanile “Il Movimento”. “Oltre a tutta la cittadinanza – scrivono sul loro blog i ragazzi de “Il Movimento” – inviteremo maggioranza ed opposizione per far capire a chi ancora ne avesse dubbio, che il nostro paese è contro la mafia, e i mafiosi qui non hanno diritto di cittadinanza. E’ una grande sfida che abbiamo deciso di lanciare a noi stessi, a noi margheritesi che spesso in passato abbiamo taciuto e fatto finta di nulla”. Numerose le iniziative in programma. Sabato 29 settembre: ore 20.30, teatro S. Alessandro, proiezione documentario “Lezione sulla mafia” di Paolo Borsellino, seguirà un incontro con Rita Borsellino. Dalle ore 23.00, in via Libertà, al via i concerti musicali con i Vinilica, Kola e i Secondanima. Domenica 30 settembre: ore 09.00, in piazza Francesca Morvillo, una minimaratona in bici per le vie del centro cittadino, con arrivo previsto alle 11.00 in piazza Emanuela Loi, dove i giovani de “Il Movimento” pianteranno un cespuglio di rosa canina. Alle ore 18.00, al teatro S. Alessandro, il forum dal tema: “Le metamorfosi del fenomeno mafioso nel tempo”. Interverranno: Umberto Santino, presidente Centro Studi “Peppino Impastato”; Riccardo Orioles, giornalista e storico dell’antimafia; Nadia Furnari, presidente associazione “Rita Atria”; Antonio Lo Monaco, presidente del centro studi “Pio La Torre”; Michela Buscemi, sorella di Totò e Rodolfo vittime della mafia; Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo e sorella di Giuseppe e Salvatore, vittime della mafia; Antonella Borsellino, figlia di Giuseppe Borsellino e sorella di Paolo, entrambi vittima della mafia. A margine del forum, la sottoscrizione del “Documento di impegno per le amministrazione locali contro la mafia” e la premiazione dei ragazzi delle scuole. per il “Miglior disegno” e il “Miglior componimento”. L’iniziativa si chiuderà con il concerto dei Cotton Club.

    Calogero Giuffrida

  5. Tratto da: IL CANNOCCHIALE

    http://comunicalo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1628484

    “Con la memoria storica e civile si può sconfiggere la mafia”. Domani al via la “due giorni” antimafia a Santa Margerita Belice.

    SANTA MARGHERITA DEL BELICE. (*cagi*) Tutto pronto, a Santa Margherita del Belice, per dare il via, domani, alle due giornate antimafia organizzate dal gruppo giovanile Il Movimento. Due giorni ricchi di iniziative, con la partecipazione delle scuole, delle istituzioni, della società civile e soprattutto di alcuni parenti di vittime innocenti della mafia. “Perché per entrare nel cuore degli studenti, delle persone che di mafia non hanno mai saputo nulla, e che magari sono restii a capire – dice Benny Calasanzio, tra gli organizzatori dell’iniziativa e parente di vittime della mafia – la testimonianza diretta è un chiavistello universale. Quando sentiamo Rita Borsellino, Michela Buscemi e altre donne e altri uomini che hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza dell’agguato, dell’omicidio mafioso, sembra tutto più vero, paradossalmente, di una verità storica. Di questo Libera ne ha sempre fatto un cavallo di battaglia: le carovane antimafia, gli incontri nelle varie città italiane, i convegni, con al centro la testimonianza “civile”. Ed è in questa direzione che si deve proseguire. Un’unica direzione, l’antimafia, che si biforca in due rette che corrono parallele: la memoria “storica”, dei sociologi, dei giornalisti, degli storici; e quella “civile”, dei familiari delle vittime di mafia, degli amici”. Per questo al convegno intitolato “Le metamorfosi del fenomeno mafioso nel tempo”, che si terrà domenica alle 18 al teatro Sant’Alessandro di Santa Margherita del Belice, oltre a storici, giornalisti e sociologici ci saranno anche Michela Buscemi, sorella di Totò e Rodolfo; Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo e sorella di Giuseppe e Salvatore; Antonella Borsellino, figlia di Giuseppe Borsellino e sorella di Paolo. “La signora Michela Buscemi – racconta Benny Calsanzio – veniva da una famiglia povera del palermitano. Aveva due fratelli. Uno di loro, dopo tanti lavori andati male, si mise a contrabbandare sigarette, come tanti nel periodo del boom delle sigarette taroccate. Intralciava gli affari della famiglia mafiosa del quartiere. Non era autorizzato e senza pensarci due volte lo uccisero nel 1979. Il fratello più piccolo cercò di indagare e anche lui rimase per terra. Morto ammazzato. E’ una storia senza eroi, senza onori. La signora cercò di lottare, si costituì parte civile nel processo ma poi, in seguito alle minacce, agli attentati e alle resistenze della sua famiglia, rinunciò. Fu lasciata dal marito e rinnegata dalla madre”. Al convegno ci sarà anche Margherita Asta, che a dieci anni perse la madre, Barbara, e i fratellini gemelli di 6 anni, Salvatore e Giuseppe. Tutti travolti e uccisi dalla violenza di Cosa Nostra in quella che viene ricordata come “la strage di Pizzolungo” del 2 aprile 1985. Obiettivo dell’attentato era il sostituto procuratore di Trapani, Carlo Palermo: era per lui l’autobomba posizionata sul ciglio della strada che da Pizzolungo conduce a Trapani. Trasferitosi nel febbraio di quell’anno dalla Procura di Trento, in poche settimane di lavoro si era guadagnato una condanna a morte dalla mafia. Una tragica fatalità, però, lo salvò: la sua auto incontrò lungo il tragitto l’utilitaria guidata da Barbara Asta e la superò proprio nel punto in cui i sicari avevano posizionato la vettura con l’esplosivo. Noncuranti dell’ostacolo imprevisto, gli assassini premettero comunque il pulsante, sperando di raggiungere l’obiettivo, perchè la mafia non dà alcun valore alla vita umana, specie a quella di chi costituisce un intralcio alla realizzazione dei suoi interessi.

    Dopo un lungo silenzio, al convegno di Santa Margherita, ci sarà anche Antonella Borsellino, la mamma di Benny Calasanzio, figlia di Giuseppe Borsellino e sorella di Pasquale, due imprenditori liberi di Lucca Sicula, uccisi nel 1992 nel giro di pochi mesi l’uno dall’altro perché non si piegarono alle pretese della mafia. “Mia madre è una grande memoria ‘civile’ che non può andare persa”, afferma Benny Calasanzio, che sta facendo di tutto con articoli, blog, movimenti, partecipazioni Tv, per onorare la memoria dei suoi familiari, persi quando era ancora molto piccolo per capire. Ora, dice Benny sul suo blog http://www.bennycalasanzio.blogspot.com, “ho capito che quello che ha vissuto mia madre nella sua tragicità è un patrimonio per la Sicilia; che deve essere divulgato, raccontato in ogni occasione possibile. Mia madre è una grande memoria “civile” che non può andare persa. La sua storia è singolare: privata del fratello e del padre dalla mafia, risarcita dalla giustizia con la misera condanna di un solo killer, e infangata da un presidente della regione che secondo le indagine è un colluso, un collaboratore esterno della mafia. So, che come molti altri familiari di vittime innocenti della mafia, ha molto da dire e spero che sfrutterà tutte le occasioni che ha per farlo. Gente come lei è essenziale per la formazione e il ricompattamento di quella memoria “civile” che rappresenta, a parer mio, la punta di diamante del movimento antimafia. La storia di mia madre, di mio zio, sono degli appelli: su la testa, perchè, anche solo raccontando la propria tragedia, anche solo con la memoria, si possono restituire colpi ancora più devastanti ad una organizzazione vigliacca, senza onore e senza palle come quella di Cosa Nostra”.

  6. Tratto da: IL CANNOCCHIALE

    http://comunicalo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1628484

    “Con la memoria storica e civile si può sconfiggere la mafia”. Domani al via la “due giorni” antimafia a Santa Margerita Belice.

    SANTA MARGHERITA DEL BELICE. (*cagi*) Tutto pronto, a Santa Margherita del Belice, per dare il via, domani, alle due giornate antimafia organizzate dal gruppo giovanile Il Movimento. Due giorni ricchi di iniziative, con la partecipazione delle scuole, delle istituzioni, della società civile e soprattutto di alcuni parenti di vittime innocenti della mafia. “Perché per entrare nel cuore degli studenti, delle persone che di mafia non hanno mai saputo nulla, e che magari sono restii a capire – dice Benny Calasanzio, tra gli organizzatori dell’iniziativa e parente di vittime della mafia – la testimonianza diretta è un chiavistello universale. Quando sentiamo Rita Borsellino, Michela Buscemi e altre donne e altri uomini che hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza dell’agguato, dell’omicidio mafioso, sembra tutto più vero, paradossalmente, di una verità storica. Di questo Libera ne ha sempre fatto un cavallo di battaglia: le carovane antimafia, gli incontri nelle varie città italiane, i convegni, con al centro la testimonianza “civile”. Ed è in questa direzione che si deve proseguire. Un’unica direzione, l’antimafia, che si biforca in due rette che corrono parallele: la memoria “storica”, dei sociologi, dei giornalisti, degli storici; e quella “civile”, dei familiari delle vittime di mafia, degli amici”. Per questo al convegno intitolato “Le metamorfosi del fenomeno mafioso nel tempo”, che si terrà domenica alle 18 al teatro Sant’Alessandro di Santa Margherita del Belice, oltre a storici, giornalisti e sociologici ci saranno anche Michela Buscemi, sorella di Totò e Rodolfo; Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo e sorella di Giuseppe e Salvatore; Antonella Borsellino, figlia di Giuseppe Borsellino e sorella di Paolo. “La signora Michela Buscemi – racconta Benny Calsanzio – veniva da una famiglia povera del palermitano. Aveva due fratelli. Uno di loro, dopo tanti lavori andati male, si mise a contrabbandare sigarette, come tanti nel periodo del boom delle sigarette taroccate. Intralciava gli affari della famiglia mafiosa del quartiere. Non era autorizzato e senza pensarci due volte lo uccisero nel 1979. Il fratello più piccolo cercò di indagare e anche lui rimase per terra. Morto ammazzato. E’ una storia senza eroi, senza onori. La signora cercò di lottare, si costituì parte civile nel processo ma poi, in seguito alle minacce, agli attentati e alle resistenze della sua famiglia, rinunciò. Fu lasciata dal marito e rinnegata dalla madre”. Al convegno ci sarà anche Margherita Asta, che a dieci anni perse la madre, Barbara, e i fratellini gemelli di 6 anni, Salvatore e Giuseppe. Tutti travolti e uccisi dalla violenza di Cosa Nostra in quella che viene ricordata come “la strage di Pizzolungo” del 2 aprile 1985. Obiettivo dell’attentato era il sostituto procuratore di Trapani, Carlo Palermo: era per lui l’autobomba posizionata sul ciglio della strada che da Pizzolungo conduce a Trapani. Trasferitosi nel febbraio di quell’anno dalla Procura di Trento, in poche settimane di lavoro si era guadagnato una condanna a morte dalla mafia. Una tragica fatalità, però, lo salvò: la sua auto incontrò lungo il tragitto l’utilitaria guidata da Barbara Asta e la superò proprio nel punto in cui i sicari avevano posizionato la vettura con l’esplosivo. Noncuranti dell’ostacolo imprevisto, gli assassini premettero comunque il pulsante, sperando di raggiungere l’obiettivo, perchè la mafia non dà alcun valore alla vita umana, specie a quella di chi costituisce un intralcio alla realizzazione dei suoi interessi.

    Dopo un lungo silenzio, al convegno di Santa Margherita, ci sarà anche Antonella Borsellino, la mamma di Benny Calasanzio, figlia di Giuseppe Borsellino e sorella di Pasquale, due imprenditori liberi di Lucca Sicula, uccisi nel 1992 nel giro di pochi mesi l’uno dall’altro perché non si piegarono alle pretese della mafia. “Mia madre è una grande memoria ‘civile’ che non può andare persa”, afferma Benny Calasanzio, che sta facendo di tutto con articoli, blog, movimenti, partecipazioni Tv, per onorare la memoria dei suoi familiari, persi quando era ancora molto piccolo per capire. Ora, dice Benny sul suo blog http://www.bennycalasanzio.blogspot.com, “ho capito che quello che ha vissuto mia madre nella sua tragicità è un patrimonio per la Sicilia; che deve essere divulgato, raccontato in ogni occasione possibile. Mia madre è una grande memoria “civile” che non può andare persa. La sua storia è singolare: privata del fratello e del padre dalla mafia, risarcita dalla giustizia con la misera condanna di un solo killer, e infangata da un presidente della regione che secondo le indagine è un colluso, un collaboratore esterno della mafia. So, che come molti altri familiari di vittime innocenti della mafia, ha molto da dire e spero che sfrutterà tutte le occasioni che ha per farlo. Gente come lei è essenziale per la formazione e il ricompattamento di quella memoria “civile” che rappresenta, a parer mio, la punta di diamante del movimento antimafia. La storia di mia madre, di mio zio, sono degli appelli: su la testa, perchè, anche solo raccontando la propria tragedia, anche solo con la memoria, si possono restituire colpi ancora più devastanti ad una organizzazione vigliacca, senza onore e senza palle come quella di Cosa Nostra”.

  7. Tratto da: IL CANNOCCCHIALE

    http://www.comunicalo.ilcannocchiale.it/post/1625464.html

    Nelle Terre Sicane si firma il “patto per la legalità” su iniziativa del gruppo giovanile “Il Movimento”

    SANTA MARGHERITA BELICE. (*cagi*) Un “Documento di impegno per le amministrazioni locali contro la mafia” sarà sottoscritto dai sindaci dei quattro comuni del consorzio Terre Sicane di Santa Margherita del Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi e Montevago, durante le due giornate antimafia che si terranno nella città del Gattopardo sabato 29 e domenica 30 settembre.

    “Il documento della legalità è perfettamente in linea con la lezione che Paolo Borsellino tenne a Bassano del Grappa nel 1989 e che proietteremo alla manifestazione”, dice Giuseppe Milano, tra gli organizzatori dell’iniziativa “Mafia e anti-mafia tra ieri e oggi” insieme ad Anna Armato, Benny Calasanzio, Andrea Perricone, tutti componenti del gruppo giovanile “Il Movimento”, che ha promosso la manifestazione insieme al “Comitato civile antimafia” costituitosi per l’occasione. “Il documento della legalità – spiega Milano – verrà preparato per essere sottoscritto dalle 4 amministrazioni del consorzio dei comuni Terre Sicane e comprende quelle direttrici fondamentali per amministrare le nostre città nel rispetto dell’etica e della trasparenza”. Durante la manifestazione antimafia i ragazzi de “Il Movimento” pianteranno un cespuglio di rosa canina, ecco il messaggio: “Di questa specie – spiega Giuseppe Milano – si vuol adottare la dicotomia tra bello e ispido come simbolo della nostra Sicilia, dalle bellezze indiscusse ma anche dai problemi longevi e spinosi”.

    Partecipano all’iniziativa anche i giovanissimi. Gli studenti della scuola elementare di Santa Margherita di Belice prepareranno dei disegni che hanno come tema l’antimafia, le opere saranno esposte sabato mattina nei locali in cui avrà luogo la manifestazione. I ragazzi delle scuole medie, invece, prepareranno un componimento che sarà poi sottoposto, insieme ai disegni, all’attenzione di una giuria che ne premierà i più significativi.

  8. Tratto da: IL CANNOCCCHIALE

    http://www.comunicalo.ilcannocchiale.it/post/1625464.html

    Nelle Terre Sicane si firma il “patto per la legalità” su iniziativa del gruppo giovanile “Il Movimento”

    SANTA MARGHERITA BELICE. (*cagi*) Un “Documento di impegno per le amministrazioni locali contro la mafia” sarà sottoscritto dai sindaci dei quattro comuni del consorzio Terre Sicane di Santa Margherita del Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi e Montevago, durante le due giornate antimafia che si terranno nella città del Gattopardo sabato 29 e domenica 30 settembre.

    “Il documento della legalità è perfettamente in linea con la lezione che Paolo Borsellino tenne a Bassano del Grappa nel 1989 e che proietteremo alla manifestazione”, dice Giuseppe Milano, tra gli organizzatori dell’iniziativa “Mafia e anti-mafia tra ieri e oggi” insieme ad Anna Armato, Benny Calasanzio, Andrea Perricone, tutti componenti del gruppo giovanile “Il Movimento”, che ha promosso la manifestazione insieme al “Comitato civile antimafia” costituitosi per l’occasione. “Il documento della legalità – spiega Milano – verrà preparato per essere sottoscritto dalle 4 amministrazioni del consorzio dei comuni Terre Sicane e comprende quelle direttrici fondamentali per amministrare le nostre città nel rispetto dell’etica e della trasparenza”. Durante la manifestazione antimafia i ragazzi de “Il Movimento” pianteranno un cespuglio di rosa canina, ecco il messaggio: “Di questa specie – spiega Giuseppe Milano – si vuol adottare la dicotomia tra bello e ispido come simbolo della nostra Sicilia, dalle bellezze indiscusse ma anche dai problemi longevi e spinosi”.

    Partecipano all’iniziativa anche i giovanissimi. Gli studenti della scuola elementare di Santa Margherita di Belice prepareranno dei disegni che hanno come tema l’antimafia, le opere saranno esposte sabato mattina nei locali in cui avrà luogo la manifestazione. I ragazzi delle scuole medie, invece, prepareranno un componimento che sarà poi sottoposto, insieme ai disegni, all’attenzione di una giuria che ne premierà i più significativi.

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