Greenways, progetto da tre milioni di euro a Menfi per la nuova pista ciclabile

42mmRiceviamo e pubblichiamo..

Un finanziamento di tre milioni di euro al Comune di Menfi per realizzare un altro tratto di quella che sarà una delle piste ciclabili più lunghe d’Europa. Il progetto completerà il percorso Greenways estendendosi dall’antica stazione ferroviaria di Menfi fino al fiume Carboj, in zona Capo San Marco, dove andrebbe a congiungersi con quella progettata dal Comune di Sciacca. “La scorsa settimana è stato presentato il progetto esecutivo per il seguito di competenze, a cui potrà seguire l’emissione del decreto di finanziamento – annuncia il sindaco di Menfi, Michele Botta – Stiamo ampiamente rispettando i tempi previsti dagli accordi di programma tra Regione e Comune, tale accordo è avvenuto grazie alla conversione del progetto in un’altra misura, dopo aver intuito che nella misura 3.3.2.4 le possibilità di accedere a finanziamento erano divenute scarse. Mi auguro che la riapertura della precedente graduatoria possa permettere anche al Comune di Sciacca di raggiungere una posizione utile che consenta così, assieme a Menfi – con i nostri ulteriori progetti – di realizzare una delle piste ciclabili più grandi d’Europa, dal Belice al Verdura”.

Il nuovo tratto di circa 15 chilometri si aggiunge ai sette che già collegano Menfi a Porto Palo: i lavori inizieranno entro l’estate, grazie all’oculata rimodulazione del progetto: “Il bando iniziale è stato annullato e le graduatorie da rifare – spiega Botta – il Comune di Menfi ha presentato lo stesso progetto con un’altra misura, riuscendo a procedere velocemente nell’accesso ai fondi europei. L’azione amministrativa va programmata e non improvvisata: questo ulteriore traguardo è la prova chiara di una macchina di governo sana e che funziona”.

Intanto avanza l’iter anche per il rifacimento dei cortili del centro storico: sono stati già predisposti tutti gli atti relativi al bando (già pubblicato, le offerte saranno presentate come di consueto all’Urega).

1 commento

  1. Progetto pista ciclabile Menfi (AG)– Sciacca……..” tra contraddizioni e malafede”!!!
    Nella metà degli anni ottanta (31 dicembre 1985) le ferrovie di stato chiudono la linea costiera a scartamento ridotto Castelvetrano – Porto Empedocle.
    La regione Sicilia fece l’enorme sbaglio, a mio avviso, di non acquisire questa meravigliosa infrastruttura, per poi utilizzarla a fini turistici per scoprire il territorio.
    Al contrario, venne abbandonata e lasciata all’incuria e al degrado.
    Oggi vorrei esprimere la mia preoccupazione sul progetto di pista ciclabile, che l’amministrazione comunale di Menfi si accinge a realizzare (costo circa tre milioni di euro), mi riferisco all’ ulteriore tratto della vecchia ferrovia che va da Menfi a Sciacca, che, a mio parere, si trasformerà con la cementificazione delle rotaie in un progetto di turismo predatorio.
    Vorrei segnalare l’evidente “contraddizione e malafede” di questa amministrazione: che da un lato è determinata nel volere realizzare questo progetto di pista ciclabile, e, dall’altro lato, per il tratto Menfi – Porto Palo (già realizzato), negli anni che già ha amministrato, non ha mai organizzato eventi correlati che potevano avere come unico filo conduttore quello di discutere e promozionare ogni aspetto legato all’antico mezzo di locomozione a due ruote, e, peggio, non si è mai preoccupata di creare un noleggio biciclette a monte e valle dell’attuale pista ciclabile, per dare la possibilità ai turisti di noleggiare biciclette.
    Allora, mi chiedo, quali obbiettivi reali si prefigge l’attuale amministrazione, nel volere realizzate questo ulteriore tratto di pista ciclabile?
    Mi chiedo ancora … qual è stato l’ incremento turistico apportato dalla pista ciclabile, già realizzata, nel tratto Menfi Porto Palo, in questi ultimi anni ?
    Chi sopporterà i costi della manutenzione straordinaria?
    Ormai sono necessari, per questioni di sicurezza, visto lo stato di degrado in cui comincia a versare parte della tratta ciclabile realizzata, per esempio la staccionata in legno.
    In provincia di Trapani, L’Associazione TRENO D.O.C. in data, 23 aprile 2010, ha ufficializzato sottoscrivendo un protocollo d’intesa tra TRENO D.O.C. ed il Comune di Castelvetrano Selinunte.
    Il protocollo è finalizzato alla realizzazione del progetto di ritorno dell’esercizio ferroviario a scopo esclusivamente turistico, con rotabili storici, sulla linea a scartamento ridotto da Castelvetrano a Selinunte sino alla Foce del Belìce.
    Io direi che è da “pazzi” realizzare nel nostro territorio una pista ciclabile, cancellando la ferrovia , per promuovere il cicloturismo in una tratta con tanti punti scoscesi e, e maggior ragione, con temperature medie estive attorno ai 40 gradi.
    Immagino, piuttosto, una forma di turismo fidelizzato su rotaie, parallelamente al progetto proposto dall’associazione Treno D..O.C., per mezzo di un trenino turistico che, oltre a garantire collegamenti tra Menfi- Sciacca- Selinunte, permetterebbe ai turisti la visione i di un paesaggio e di una campagna mozzafiato, alla scoperta delle variegate e uniche spiagge di cui disponiamo.
    Il destino, a mio avviso, “crudele” della tratta ferroviaria Menfi – Sciacca è stato deciso in sede di Pianificazione Strategica Regionale ed avallata attraverso i PIT, che nel nostro territorio “Aquae Labodes” ( 2000-2006) ha gestito più di trenta milioni di euro………
    …E i risultati???
    Oggi l’amministrazione comunale di Menfi di questo destino “crudele” facendone “tesoro”, prederà per sempre una risorsa come la ferrovia, che potrebbe cambiare il volto turistico del nostro territorio.
    Come si suol dire: “ai posteri l’ardua sentenza”……
    Mauro Salvatore

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